Il ministro della Salute ribadisce: "Necessario insistere su prime dosi vaccino e accelerare su terze". E aggiunge: "Obiettivo è 70% popolazione mondiale vaccinata entro 2022"
"In questo momento i dati dei contagi da Covid dell'Italia sono tra i numeri più bassi in Europa. La Germania ha fatto poche ore fa 28 mila casi positivi in un solo giorno. Non c'è dubbio che i numeri sono in crescita anche Italia e questo ci richiede massima attenzione e massima cautela". Ad affermarlo è il ministro della Salute, Roberto Speranza al termine del G20 Finance e Health che si è svolto oggi a Roma alla vigilia del summit dei Capi dello Stato di domani.
"Dobbiamo continuare con la campagna di vaccinazione che è lo strumento fondamentale e dobbiamo insistere ancora sulle prime dosi", ribadisce Speranza, ricordando che "siamo arrivati all'86,2% che è un numero molto significativo ma dobbiamo ancora crescere. Inoltre dobbiamo accelerare la campagna sulle terze dosi che sono importanti per proteggere in modo particolare le persone più fragili. Siamo partiti con gli over 60 e con i fragili e dobbiamo insistere su questo terreno".
Quanto all'ipotesi si una terza dose di vaccino a gennaio per tutti, "sono valutazioni che faremo con la nostra comunità scientifica. Oggi noi raccomandiamo fortemente la terza dose a tutte le persone che hanno superato i 60 anni e che hanno superato sei mesi dal completamento vaccinale. La raccomandiamo fortemente ad ogni persone fragile di tutte le età. Poi con l'evoluzione delle conoscenze scientifiche valuteremo quando e come eventualmente estendere la terza dose".
Il ministro sottolinea "che la pandemia è ancora in corso" in Italia e che quindi "occorre massima attenzione e cautela": "la mia richiesta è di continuare a usare quelle misure di precauzione e di cautela a partire dall'utilizzo delle mascherine che considero decisivo". "Penso che dobbiamo continuare a parlare con l'evidenza scientifica e con i fatti. Da ogni angolo del mondo arrivano ricerche quasi quotidianamente che segnalano che i vaccini consentono una gestione molto migliore della pandemia e tutti questi dati che sono si basano su evidenze scientifiche molto serie ci dicono che i vaccini sono efficaci e sicuri. I vaccini sono la vera arma, il vero strumento, la vera chiave per aprire una stagione diversa".
Illustrando il documento che è stato approvato oggi dal G20 Finance e Health Speranza ha poi spiegato che "c'è la necessità di rafforzare le campagne di vaccinazioni in tutto il mondo. Abbiamo assunto un impegno molto forte ad arrivare entro la fine dell'anno al 40% della popolazione globale vaccinata e di arrivare al 70% della popolazione globale vaccinata entro la metà dell'anno prossimo. E' una priorità. Il vaccino non può essere considerato un privilegio dei paesi più forti ma un diritto di tutti i paesi del mondo".
"La priorità è rafforzare la campagna delle vaccinazioni nel mondo", ribadisce, sottolineando che "c'è un impegno di tutti i paesi del G20 ad intervenire con un sostegno economico molto forte" per sostenere i paesi più vulnerabili.
Per quanto riguarda i brevetti dei vaccini, sottolinea Speranza, "ci sarà ancora una discussione da proseguire. Quello che è certo è che noi vogliamo favorire un trasferimento tecnologico anche in paesi che oggi non hanno una dotazione sufficiente. Oggi nell'immediato la prima necessità è di portare le dosi nei paesi più deboli. Il secondo grande obiettivo sarà trasferire tecnologica. Fare vaccini non è semplice in ogni angolo del mondo e necessita di un trasferimento tecnologico a cui noi siamo impegnati", sottolinea il ministro.