Occupazione intensive stabile (2,4%), cresce in area medica (11%)
E' in calo l'incidenza di Covid-19 in Italia, mentre risulta stabile l'Rt secondo quanto riporta il monitoraggio Istituto superiore di sanità-ministero della Salute. Torna dunque a scendere, sotto quota 500 casi su 100mila abitanti, l'incidenza di Covid-19. Il dato settimanale a livello nazionale è di 448/100mila nel periodo 14-20 ottobre, rispetto a 504/100mila del periodo 7-13 ottobre.
L'indice di trasmissione è ancora sopra la soglia epidemica in Italia. Nel periodo 28 settembre-11 ottobre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,27 (range 1,19-1,39), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (1,30) e superiore al valore soglia.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (10,5% vs 11%), si legge ancora nel rapporto Iss-ministero. Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54,7% vs 54%), come pure la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 35%).
L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente - si sottolinea nel report - ma si trova ancora oltre la soglia epidemica a 1,09 (1,06-1,13) all'11 ottobre, rispetto a 1,20 (1,17-1,24) al 4 ottobre.
Ricoveri Covid in Italia stabili nelle rianimazioni, in lieve aumento negli altri reparti secondo il monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute. Il tasso di occupazione in terapia intensiva resta fermo al 2,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 20 ottobre, rispetto al 13 ottobre), mentre il tasso di occupazione nelle aree mediche a livello nazionale sale all'11% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 20 ottobre), rispetto al 10% (al 13 ottobre).
Salgono da 6 a 8 regioni con ricoveri sopra soglia 15%
Questa settimana salgono a 8, rispetto alle 6 della settimana scorsa, le regioni/province autonome italiane con ricoveri Covid sopra la soglia d'allerta del 15%. L'occupazione in area medica supera questo dato in Calabria (15,3%), Friuli Venezia Giulia (16,6%), Liguria (15,8%), Marche (15,9%) e Pa di Trento (15,1%), alle quali si aggiungono la Pa di Bolzano con un tasso di occupazione del 20%, l'Umbria sopra al 30% (32%) e la Valle d'Aosta sopra al 40% (44,8%). Lo riporta la tabella degli indicatori decisionali su incidenza, aree mediche e intensive, con i dati del monitoraggio Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, visionata dall'Adnkronos Salute.
Relativamente alle terapie intensive, l'occupazione più alta si registra nella Pa di Bolzano (5%), seguita da Liguria (4,9%) e Pa di Trento (4,4%). Per tutte le altre regioni il tasso è inferiore al 4%. In Molise e Valle d'Aosta il dato è dello 0%.
Rischio alto in 3 regioni e basso in 2
Questa settimana in Italia 3 regioni/province autonome sono classificate a rischio alto per Covid (erano 8 la settimana scorsa), tutte e 3 per la presenza di molteplici allerte di resilienza; altre 16 sono a rischio moderato e 2 a rischio basso (una in più rispetto a 7 giorni fa). Dieci regioni/pa riportano almeno una allerta di resilienza, mentre 3 riportano molteplici allerte. E' quanto emerge dal monitoraggio di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute