Rt sale a 0,88, incidenza cresce a 353 casi ogni 100mila abitanti, in aumento occupazione intensive e area medica
In aumento Rt, incidenza e ricoveri Covid in Italia. E' quanto si legge nel monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.
RT - Torna a crescere l'indice di trasmissibilità di Covid-19 in Italia, pur restando sotto la soglia epidemica di 1. "Nel periodo 26 ottobre-8 novembre - si legge nel monitoraggio - l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,88 (range 0,74-1,19), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente" quando era a 0,83, "ma ancora al di sotto della soglia epidemica. L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero aumenta e si trova appena sotto la soglia epidemica", a "0,96 (0,93-1,00) all'8 novembre" rispetto a "0,84 (0,81-0,87) all'1 novembre".
INCIDENZA - Sale l'incidenza settimanale di Covid-19 in Italia. Il dato a livello nazionale passa a 353 casi ogni 100mila abitanti nel periodo 11-17 novembre, dai 307 casi/100mila del periodo 4-10 novembre.
RICOVERI - Aumentano anche i ricoveri Covid. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,5% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute al 17 novembre), rispetto al 2% (al 10 novembre). Il tasso di occupazione nelle aree mediche a livello nazionale sale all'11% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute al 17 novembre), rispetto al 10% (al 10 novembre), riporta il monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.
RISCHIO REGIONI - Questa settimana in Italia una regione è classificata a rischio alto per Covid-19, per molteplici allerte di resilienza ai sensi del Dm del 30 aprile 2020; 12 regioni/province autonome sono a rischio moderato e 8 a rischio basso. Undici regioni/pa riportano almeno una allerta di resilienza, due riportano molteplici allerte di resilienza.
Anche questa settimana sono tre le regioni italiane con ricoveri Covid sopra la soglia d'allerta del 15%. L'occupazione in area medica supera questo dato in Liguria (17,8%), in Valle d'Aosta (16,4%) e in Umbria dove l'occupazione è sopra il 30% (30,4%). Lo riporta la tabella degli indicatori decisionali su incidenza, aree mediche e intensive, con i dati del monitoraggio Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, visionata dall'Adnkronos Salute.
Relativamente alle terapie intensive, questa settimana il dato più alto si registra in Emilia Romagna (4,6%), seguita da Sardegna (4,4%) e Liguria (4%). In tutte le altre regioni/pa l'occupazione è sotto al 4%. Basilicata, Molise e Valle d'Aosta sono allo 0%.