Nel bollettino regione per regione, 5.905 nuovi casi e altri 59 morti. Ecdc: scendono a 6 le Regioni in verde. Speranza: "Accelerare ancora di più su terza dose"
Europa di nuovo "epicentro" della pandemia di Covid, secondo l'Oms, una quarta ondata di contagi da coronavirus con numeri che stanno spaventando diversi Paesi. Ma qual è la situazione in Italia in attesa del monitoraggio settimanale Covid-19 della Cabina di regia e come prosegue la campagna vaccini anti Covid, tra terza dose e la prospettiva del vaccino entro Natale anche per i bambini 5-11 anni?
Ieri in Italia sono stati registrati 5.905 nuovi contagi da coronavirus e altri 59 morti. I nuovi contagi sono stati individuati su 514.629 tamponi, con un tasso di positività all'1,14%. "Le proiezioni dell'Rt più avanti nel tempo mostrano come l'indice dovrebbe seguire quello delle ospedalizzazioni e quindi aumentare" ha osservato sette giorni fa il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro.
SPERANZA - "Dobbiamo accelerare ancora di più, e lo stiamo facendo in queste ore, sulla terza dose" di vaccino anti Covid, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. "La terza dose è un pezzo fondamentale della nostra strategia e continua a essere somministrata. Abbiamo regole molto chiare da parte delle autorità sanitarie e dobbiamo insistere, perché con la terza dose alziamo ancora il livello di protezione soprattutto nelle categorie più a rischio".
"I nostri numeri sono molto buoni, tra i migliori a livello globale con l'86,41% di prime dosi e più dell'83% di ciclo vaccinale completato" ha evidenziato. E "se l'Italia", in questo momento in cui Covid-19 cresce in Europa, "ha i numeri più bassi sul piano epidemiologico, è prima di tutto grazie a questo risultato importante".
Quanto alle decisioni sullo stato d'emergenza "si prendono nei giorni immediatamente precedenti a quella che è la data di scadenza", ossia il 31 dicembre. "Oggi siamo a più di 60 giorni e 60 giorni per un'epidemia" come quella di Covid-19 "è un tempo troppo lungo - ha detto Speranza - Quello che posso dire è che come sempre ci guiderà l'evidenza scientifica: analizzeremo il quadro epidemiologico, la situazione dei vaccini, la circolazione di varianti, e valuteremo come sempre facendo prevalere l'evidenza scientifica".
IL REPORT - Secondo il 72esimo Instant report settimanale dell'Alta Scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell'università Cattolica, Facoltà di Economia, campus di Roma, è raddoppiato in 2 settimane l'indice di rischio che misura il livello di stress per il Servizio sanitario nazionale. Il parametro tiene conto dell'incidenza dei casi di Covid-19 sulla popolazione, dei tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e dei tassi di occupazione dei posti letto nelle terapie sub-intensive.
Questo indice, elaborato da Altems "registra un valore medio nazionale pari a 0,28 nella settimana (28 ottobre-3 novembre) - afferma Americo Cicchetti, direttore Altems - e risulta raddoppiato rispetto a 2 settimane fa". Altro parametro in salita è l'indice di positività al test per la ricerca di Sars-CoV-2, che è pari all'8,40%: risulta positivo, dunque, circa 1 paziente su 12 nuovi soggetti testati, dato in aumento rispetto alla settimana precedente".
ECDC - Il quadro che emerge dalla mappa europea della situazione Covid-19 aggiornata ogni settimana dall'Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, e pubblicata ieri, è di un'Italia in cui in cui scendono a 6 le Regioni in verde, il livello di rischio più basso, e la provincia autonoma di Bolzano passa in arancione. La scorsa settimana erano 10 le Regioni in verde più la provincia di Trento. In verde rimangono solo: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Molise, Basilicata e Sardegna. Le altre regioni sono in giallo.
FIGLIUOLO - In una circolare che reca 'Indicazioni sulla prosecuzione della campagna vaccinale' il commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo scrive che "le evidenze scientifiche sull’andamento dei contagi in funzione del tempo intercorso dalla vaccinazione/guarigione, il probabile futuro allargamento dell’offerta vaccinale alla platea 5-11 anni e, soprattutto, l’incremento dei casi positivi in concomitanza dell’inizio della stagione delle grandi malattie respiratorie, suggeriscono l’opportunità di calendarizzare la somministrazione delle terze dosi rispettando senza indugio le tempistiche indicate dalle Autorità sanitarie, ovvero a partire dal 181° giorno dal completamento del ciclo vaccinale primario". Quanto sta avvenendo in altri Paesi europei con la cosiddetta 'pandemia dei non vaccinati' indica "con forza la necessità di incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi, nonché di proseguire con il completamento dei cicli vaccinali primari" sottolinea Figliuolo.
Sulla prosecuzione della campagna vaccinale, oggi, venerdì 5 novembre, il ministro della Salute Speranza, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 generale Figliuolo e il coordinatore del Cts Locatelli terranno una conferenza stampa alle 10.30 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.
EMA - "La maggior parte degli Stati membri" dell'Ue "ha iniziato a somministrare dosi booster" di vaccino anti Covid "alle persone più a rischio di infezione e trasmissione del coronavirus" Sars-CoV-2. "Il prossimo passo potrebbe essere l'estensione delle dosi di richiamo alla popolazione generale", ha detto ieri Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell'Agenzia europea del farmaco, nel corso del periodico aggiornamento per la stampa.
Si andrà verso una quarta dose di vaccino anti Covid per i più fragili? "Abbiamo imparato che ci sono persone particolarmente vulnerabili a questo virus. Come noto, per gli immunocompromessi raccomandiamo già 3 dosi come parte del ciclo vaccinale primario. E non è escluso che, per questo tipo di pazienti che potrebbero non rispondere bene alla vaccinazione, una quarta dose possa essere necessaria o considerata già ora. Stiamo raccogliendo più evidenze per informare correttamente ed essere sicuri di trovarci nella posizione di emanare una raccomandazione" in materia, ha affermato Cavaleri, rispondendo ai giornalisti.
Per quanto riguarda la vaccinazione dei bambini, è "prevista a dicembre" la conclusione della revisione che l'Agenzia europea del farmaco Ema sta conducendo sul Comirnaty di Pfizer/BioNTech nella fascia d'età 5-11 anni, ha annunciato Cavaleri, sottolineando che la tempistica prospettata è "ridotta" rispetto a quella di "altre review analoghe". Nel processo decisionale, ha precisato, "prenderemo in considerazione anche ulteriori dati raccolti e presentati" all'agenzia "da BioNTech/Pfizer nell'ambito di uno studio pediatrico in corso". Comirnaty è stato autorizzato in questi giorni per i bambini dai 5 agli 11 anni negli Usa, sia dall'Agenzia del farmaco Fda sia dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).