Il presidente dell'Istituto superiore di sanità: "Curva cresce per giovani 30-40enni meno vaccinati"
"Assistiamo a un incremento dei contagi di Covid-19 sotto i 12 anni d'età, in particolare nella fascia 6-11 anni, mentre la crescita è più contenuta fra i 12-15 e i 16-19 anni e questo è dovuto anche al numero di vaccinazioni eseguite in questa fascia di popolazione". A sottolinearlo il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, in un videomessaggio a commento del report settimanale su Covid-19 aggiungendo che "l'incremento della circolazione virale caratterizza tutto il Paese. Ad alimentarlo sono le fasce d'età più giovani, in particolare fra i 30-39 e i 40-49 anni, che rispetto ai 20-29enni hanno una copertura vaccinale più limitata".
L'incidenza di Covid-19 in Italia "supera la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti, 53 rispetto ai 46 della scorsa settimana, e in alcune regioni si supera anche la soglia dei 100 casi su 100mila abitanti", afferma ancora. "La percentuale di saturazione - prosegue Brusaferro - è in crescita per i posti letto in area medica (5,2%) e in terapia intensiva (4,2), con un aumento di ricoverati che passano da 341 al 26 ottobre a 385 al 2 novembre".
Terza dose
"Le vaccinazioni" anti-Covid "procedono" come pure "le terze dosi", al momento "raccomandate per le fasce d'età più fragili e per le persone sopra i 60 anni. Sta crescendo la popolazione over 80 che sta sottoponendosi alla terza dose e progressivamente anche nelle fasce d'età 60-69 e 70-79 cominciamo a vedere l'impatto delle vaccinazioni con le terze dosi", ha evidenziato il presidente dell'Iss.
Complessivamente in Italia "le persone vaccinate con ciclo completo sono sopra l'83% e quelle vaccinate con almeno una dose sono sopra l'86%", ha ricordato Brusaferro, sottolineando in particolare il successo della campagna vaccinale "nella fascia d'età 20-29 anni: si è raggiunta una copertura dell'88% come prima dose, che corrisponde a una minore incidenza e a una circolazione più controllata del virus".