"La sinistra tenta di intorbidire le acque. La possibilità del riconoscimento delle attenuanti incide sulla pena finale e non certamente sul regime carcerario"
"Ancora una volta la sinistra sul caso Cospito tenta di intorbidire le acque dopo la sentenza della Consulta. La possibilità del riconoscimento delle attenuanti incide sulla pena finale e non certamente sul regime carcerario del 41 bis. Il regime del 41 bis rimane non solo per volontà politica, ma per conformi sentenze della magistratura italiana che hanno sempre precisato la pericolosità sociale di Cospito”. E’ quanto dichiara in una nota il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, di Fratelli d'Italia.
La Consulta ha dichiarato illegittima la parte dell'articolo 69 del codice penale che vieta al giudice di considerare eventuali circostanze attenuanti come prevalenti sulla circostanza aggravante della recidiva. In sostanza la Consulta, rispondendo alla questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte d'assise d'appello di Torino, sottolinea come "il giudice dovrà valutare, caso per caso, se applicare la pena dell'ergastolo oppure, laddove reputi prevalenti le attenuanti, una diversa pena detentiva".