Diddi al Senato: "Pernicioso per genuinità indagini aprirne una terza". Lo Voi: "Perplesso". Pietro Orlandi: "Parole Diddi non mi sono piaciute"
"In questo momento delle indagini, aprire una terza indagine, che segue logiche, diverse sarebbe una intromissione e pernicioso per la genuinità di ciò che stiamo conducendo". Lo ha detto Alessandro Diddi, promotore di Giustizia del Vaticano, sentito davanti all'Ufficio di presidenza della I Commissione del Senato nell'ambito della discussione per l'istituzione di una Commissione di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, riferendo la sua opinione sull'istituzione di tale organismo parlamentare.
"Noi abbiamo tutto l'interesse a contribuire, ove possibile, alla ricerca della verità. In questi anni sono stati scritti e sono state dette tante cose. Il mandato che ho ricevuto è quello di dare ampia e totale incondizionata assistenza all'autorità giudiziaria italiana", ha ribadito Diddi.
"Le parole che ho sentito non mi sono piaciute", la reazione di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. "Mi è sembrato come dire 'fatevi gli affari vostri'", ha continuato Orlandi notando, rispetto a qualche tempo fa, un atteggiamento "diverso". "Il lavoro del parlamento è separato, deve occuparsi anche di altri aspetti di cui non si occuperanno le inchieste della procura o del Vaticano, come ad esempio la questione dei Servizi Segreti", ha continuato Orlandi secondo il quale "è importante l'istituzione di una Commissione parlamentare".
Scettico sull'opportunità di una Commissione parlamentare anche il procuratore di Roma Francesco Lo Voi, ascoltato durante le audizioni informali svolte in I Commissione Senato. Per Lo Voi "non può che essere una scelta del Parlamento" tuttavia ha lanciato un "appello sincero affinché si possa ottenere il massimo della garanzia consentito per evitare di offrire palcoscenici".
Rispetto all'istituzione della Commissione, Lo Voi ha espresso una possibile preoccupazione e "imbarazzo" che potrebbe nascere dalla "possibilità di offrire palcoscenici a qualcuno che probabilmente già in passato ne ha fatto uso". Per questo ha detto di confidare "davvero sulla cautela".