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Caso Orlandi, fratello: "Andrebbe ascoltato anche Papa Francesco"

"Perché ci ha detto che Emanuela è morta? Magari qualcuno gli ha detto così"

Foto Adnkronos
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14 gennaio 2023 | 17.04
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"Andrebbero ascoltate tante persone e anche Papa Francesco. Perché ci ha detto che Emanuela è morta? Dovrebbe spiegare le sue motivazioni, magari qualcuno gli ha detto così". Lo ha detto Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che ha promosso per oggi un sit-in in Largo Giovanni XXIII, a Roma, a pochi giorni di distanza dall'annuncio del Vaticano di aprire le indagini sulla scomparsa della sorella Emanuela avvenuta il 22 giugno 1983. Alla manifestazione in Largo Giovanni XXIII erano presenti circa 200 persone. In solidarietà con il fratello di Emanuela c'era anche l'avvocata Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi. "Noi abbiamo una lista di persone da ascoltare dal 2018, ma alcune persone purtroppo sono venute a mancare". La ragazza, cittadina vaticana, oggi avrebbe compiuto 55 anni.

"Mi aspetto che si faccia chiarezza una volta per tutte. Mi auguro che vi sia ora la massima collaborazione tra lo Stato italiano e quello Vaticano. Ci stiamo avvicinando alla verità? Ci sono stati periodi che sbattevo la testa al muro perché non mi dava retta nessuno. Adesso vedo che c’è un'attenzione importante da parte dello Stato Vaticano perché a sua volta c’è stata attenzione dallo Stato italiano. Forse si è arrivato a capire che non si tratta solo della scomparsa di una ragazza, che è già grave, ma tutto quello che c’è intorno a questa scomparsa ". "C'è molto da capire, lo Stato italiano deve aprire un'inchiesta, secondo me, anche per il ruolo che hanno avuto anche gli apparati non sempre chiaro, parlo del Sisde e Sismi", ha aggiunto.

"Oggi è un altro compleanno: oggi Emanuela compie 55 anni. Per me lei non è morta e non mi rassegnerò finché non saranno trovati i resti. E' un dovere continuare a cercarla" ha detto Pietro Orlandi. "Secondo me la vicenda non si è conclusa nel 1983: non ci sono prove - ha sottolineato Pietro Orlandi- Ancora nessuno ci ha comunicato l'apertura dell'inchiesta in Vaticano. Ieri abbiamo presentato un'istanza, speriamo arrivino presto risposte da Diddi".

 

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