Sessanta le persone arrestate. Gratteri: "Il clan aveva il controllo assoluto, ora cittadini sono liberi"
Blitz anticamorra oggi al centro di Napoli: 60 gli arresti. Nel mirino il clan De Micco-De Martino che "aveva il controllo assoluto di gran parte della città", ha detto il procuratore Nicola Gratteri sottolineando che "oggi i cittadini di Napoli sono un po' più liberi e possono scegliere da che parte stare".
Le persone arrestate sono gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al furto, concorso esterno in associazione mafiosa, tentato omicidio, possesso ingiustificato di armi e ordigni esplosivi, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, furto e ricettazione.
Secondo l'indagine, condotta tra il 2021 e il 2022, il clan De Micco-De Martino controllava chi poteva risiedere negli alloggi popolari nel rione Ponticelli. In particolare è stata documenta l’esistenza e l’operatività del gruppo camorristico, operante nell’area orientale del capoluogo e in alcuni comuni della provincia, facente capo alle famiglie De Micco (Bodo) e De Martino (XX), espressione, sui predetti territori, del più noto clan Mazzarella.
Tra i dettagli emersi nel corso delle indagini, c'è la gestione degli alloggi popolari, con tanto di prezziario, all'interno delle cosiddette nel rione Fiat del quartiere Ponticelli. Le indagini hanno dimostrato come il coan gestisse, in modalità monopolistica, il racket degli alloggi popolari, grazie alla capacità di affidare le abitazioni a persone compiacenti e dietro il pagamento dai 2500 ai 5mila euro. Il clan controllava anche i servizi di pulizia dei comprensori popolari di Ponticelli, affidati a soggetti affiliati ai quali gli inquilini erano costretti a rivolgersi.
Sugli alloggi popolari occupati illegalmente, "i clan creano condizioni affinché non entrino altre persone estranee all'organizzazione" ha spiegato Gratteri.
Circa 350 gli operatori della Polizia di Stato che questa mattina hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati oltre 200 chilogrammi tra cocaina, eroina, marijuana e droghe sintetiche.