Da giorni un centinaio tra etiopi ed eritrei stazionavano nel piazzale. Il Campidoglio: "Non vogliono farsi identificare, urgente tavolo con prefettura e Viminale"
La polizia ha portato all'ufficio immigrazione di via Patini a Roma diciotto eritrei che stazionavano in Largo Guido Mazzoni. I migranti saranno identificati. 'Spariti' gli altri profughi che si erano stabiliti davanti alla Stazione Tiburtina.
I migranti, circa un centinaio di nazionalità etiope ed eritrea, per giorni erano rimasti accampati nel piazzale, trovando riparo sotto gli alberi e nelle aiuole, chi con un telo dove distendersi, chi solo con un cartone (FOTO). C'erano donne, una delle quali incinta, e la gran parte erano giovani. "Vogliamo andare via dall'Italia, in Germania", aveva raccontato uno di loro a una cronista dell'Adnkronos poco prima dell'arrivo della polizia.
Come ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale Francesca Danese, che ha chiesto un tavolo urgente con prefettura e Viminale, i migranti, infatti, "in fuga dalle guerre e dalla povertà, usano l’Italia come un ponte per raggiungere il Nord Europa, soprattutto Svezia e Germania, e perciò non vogliono essere identificati nel nostro Paese".
All'arrivo degli agenti, nella piazza si è dunque scatenato un fuggi fuggi generale: 18 sono stati identificati e portati all'ufficio immigrazione, gli altri si sono dispersi.