Il presidente provinciale dell'Anpi Roma, Fabrizio De Sanctis: "Non condivido queste bandiere, sono inopportune"
Sulle note di Bella Ciao è partito a Roma il corteo dell'Anpi Roma per celebrare la festa della Liberazione. Ad aprire la manifestazione, che attraverserà i luoghi della resistenza, è lo striscione dei partigiani. Tante le bandiere che sventolano in piazza tra tricolori, bandiere rosse e della pace e di Emergency. Tra gli striscioni quello della Cgil: "Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile del 1945".
Polemiche per gli slogan anti Usa e anti Nato su alcuni striscioni. "Basta guerre, contro Putin e contro la Nato'', recita quello di Rifondazione comunista esposto in largo Bompiani. Poco più in là campeggia uno stendardo con la raffigurazione della morte che imbraccia una falce e indossa come mantello una bandiera degli Usa. "Non condivido queste bandiere, sono inopportune - commenta il presidente provinciale dell'Anpi Roma, Fabrizio De Sanctis, in piazza per la manifestazione - Adesso ce ne occuperemo. Siamo grati agli alleati e alle migliaia di giovani statunitensi morti per la liberazione dell'Italia".
"Vogliamo mantenere il senso di festa nazionale fondamentale del nostro paese e il senso di commozione per i caduti della Resistenza - aggiunge - Abbiamo sempre condannato l'occupazione di uno Stato sovrano. Il tema centrale è la pace. Noi siamo contro l'invio delle armi e il riarmo dell'Europa".