"Riteniamo necessaria l’implementazione di misure che riducano l’impatto ambientale del settore dei trasporti e del riscaldamento domestico, promuovendo l’utilizzo di prodotti ecologici: il Gpl rappresenta senz’altro una tra le soluzioni di più immediata e facile adozione". Lo dichiara Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi, l’associazione di Federchimica che rappresenta il settore dei gas liquefatti, in merito al convegno organizzato a Roma sul ruolo del Gpl nel riscaldamento domestico e trasporto stradale.
"Assogasliquidi, proprio qualche mese fa, ha presentato presso la Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati, nell’ambito dell’Audizione sul Piano Energia e Clima, una serie di proposte volte a favorire l’utilizzo del Gpl, che aiuterebbero l’Italia a raggiungere i target di decarbonizzazione prefissati consentendo, al tempo stesso, di rispondere al problema sempre più crescente legato alla qualità dell’aria".
"Ci auguriamo pertanto che, anche alla luce della prossima definizione della Legge di Bilancio, i decisori politici, prendendo come riferimento i risultati degli studi presentati oggi, possano cogliere l’occasione per assumere decisioni concrete volte al miglioramento delle condizioni ambientali delle nostre città, intervenendo con misure efficaci sia nel settore del riscaldamento domestico che in quello dei trasporti", sottolinea Arzà.
Riguardo al primo, spiega Arzà, "risulta di fondamentale importanza che gli strumenti di incentivazione delle biomasse legnose impiegate nel riscaldamento domestico, fin qui adottati, siano rivisti in modo sostanziale, evitando duplicazioni, eliminandoli laddove superflui e dannosi per l’ambiente e destinandoli solo alla sostituzione degli apparecchi obsoleti con quelli di classe emissiva più elevata. È inoltre necessario prevedere appositi controlli di manutenzione per gli impianti e il divieto di utilizzo degli stessi nel caso di sforamento dei limiti emissivi delle polveri, laddove l’abitazione fosse servita da un altro sistema di riscaldamento".
"Le risorse nazionali di biomasse - aggiunge Arzà - devono essere giustamente impiegate al meglio a favore dello sviluppo di un’agricoltura rispettosa del territorio e dell’ambiente: c’è spazio, a nostro avviso, per un utilizzo ambientalmente coerente di tali risorse in impianti diversi da quelli domestici e per i quali le tecnologie consentono il controllo specifico delle emissioni".
"Con riferimento al settore dei trasporti, e in particolar modo a quello della mobilità leggera, alla luce dei risultati mostrati oggi, auspichiamo che, sia a livello nazionale che locale, nella definizione dei piani urbani di mobilità sostenibile, si tenga conto del ruolo determinante che il Gpl potrà rivestire nel lungo processo di transizione energetica, anche attraverso la definizione già nella prossima Legge di Bilancio di specifiche misure di promozione della mobilità a gas", conclude Arzà.