La manager indagata nell'inchiesta vaticana sull'ex sostituto della Segreteria di Stato, Angelo Becciu, era stata arrestata dalla Gdf a Milano il 13 ottobre scorso su mandato di cattura dell'autorità giudiziaria della Santa Sede
Non ha più l'obbligo di firma Cecilia Marogna, la manager indagata nell'inchiesta vaticana sull'ex sostituto della Segreteria di Stato Vaticano Angelo Becciu. La 'dama del cardinale' era stata arrestata dalla Gdf a Milano il 13 ottobre scorso su mandato di cattura dell'autorità giudiziaria della Santa Sede ed era tornata libera con obbligo di firma. La sesta sezione penale della Cassazione con una sentenza depositata oggi dopo la camera di consiglio che si è svolta ieri, ha dichiarato inammissibile per "sopravvenuta mancanza di interesse" il ricorso presentato dalla sua difesa contro la misura.
"Il 12 dicembre 2020 - ricorda la Corte - la Cassazione ha annullato senza rinvio l'ordinanza del 14 ottobre 2020 che aveva applicato alla ricorrente la misura cautelare ordinandone la liberazione per tale titolo. Pertanto non residua alcun interesse della ricorrente alla trattazione del ricorso, posto che il dichiarato annullamento dell'ordinanza genetica ha travolto anche il provvedimento cautelare impugnato.