L'infettivologo del Sacco all'Adnkronos Salute: "Mi farei vaccino AstraZeneca"
"E' fondamentale cercare di fermare una terza ondata, potente, che farà molti morti e che, in larga misura, è già partita". Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, si esprime così sull'evoluzione dell'epidemia di coronavirus. L'Italia si appresta a dividersi tra zona rossa e zona arancione dal lunedì 15 marzo, secondo le misure previste dal nuovo decreto.
"Serve vaccinare, vaccinare, vaccinare. Soprattutto in questo momento in cui la pandemia impenna verso l'alto: ciò che importa sopra ogni cosa è proteggersi", dice all'Adnkronos Salute. Per fermare questa ondata e per "evitare le chiusure che sono dolorose per tutti" serve "vaccinare molte persone". E abbiamo bisogno di tutte le armi disponibili. La vicenda del ritiro del lotto AstraZeneca non deve, secondo Galli, farci perdere di vista questo: "Il vaccino AstraZeneca ha dato comunque una prestazione più che sufficiente per garantire una risposta immunitaria alla grande maggioranza delle persone giovani e sane o alle meno giovani ma in buona salute. Personalmente, se non avessi fatto già la vaccinazione, e se, con le informazioni attuali, mi avessero proposto oggi di fare il vaccino AstraZeneca, l'avrei fatto senza esitazione".
Dopo il caso del lotto sospeso "era prevedibile che si registrassero rinunce alla vaccinazione. Purtroppo questa vicenda è stata quanto di più intempestivo potesse capitare. Su 10 milioni di vaccinati con un qualsiasi vaccino - spiega Galli all'Adnkronos Salute - è praticamente certo che nell'arco dei 6 giorni successivi alla vaccinazione si verificheranno 6 decessi per morte improvvisa. Ma sono 6 decessi che su 10 milioni di persone si verificano sempre, indipendentemente dal fatto che ci sia stato o no il vaccino". Si tratta di "eventi attesi. Ci sarà, su un numero dato di persone, un certo numero di infarti, di ictus e così per le diverse patologie".
Importante, dunque, secondo Galli, informare le persone che possono maturare dubbi sui vaccini ricordando loro che "le coincidenze non solo esistono ma sono previste. E a fronte delle coincidenze bisogna tenere i nervi molto saldi e capire che si tratta solo di coincidenze. Non possiamo evitare che resti nell'uomo della strada un dubbio, ma questo, purtroppo, è profondamente sbagliato".