"Il suo è un 'promemoria': 'attenzione non scherziamo'"
Guerra Ucraina-Russia, "Putin ha mandato un messaggio per riportarci alla realtà. Di cosa stiamo discutendo in questi giorni? Di un semplice scontro tra due Paesi per una fetta di territorio contesa? No, di uno scontro tra due Paesi, uno dei quali è una potenza nucleare, mentre dietro all'altro c'è un'alleanza con una potenza nucleare altrettanto se non più grande". Lo afferma all'Adnkronos il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, sulle parole di Putin che ha ordinato alle Forze armate di mettere in stato di massima allerta le forze di deterrenza, anche nucleare.
"Putin - continua - ci ricorda che con l'elevarsi dei toni si rende sempre più concreto il pericolo di un'escalation che non si limiterebbe a qualche intervento aereo, ma potrebbe arrivare addirittura all'arma nucleare. Il suo è un 'promemoria': 'attenzione non scherziamo'".
"Gli aiuti militari che mandiamo non penso siano significativi - dice poi il generale Bertolini - l'Ucraina è già stata rinforzata sufficientemente dagli americani, ma in questa maniera ci schieriamo sempre di più. L'Alleanza atlantica e l'Europa dovrebbero mantenere se non equidistanza, una posizione più distaccata".
"Si tratta di uno scontro tra due Paesi europei, che hanno i loro interessi, diversi da quelli di altri Paesi europei e loro prospettive - osserva - Noi dobbiamo cercare di favorire una pacificazione, ma non possiamo pretendere che questo scontro finisca con la distruzione, la sconfitta, di uno dei due contendenti".