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Ucraina-Russia, discorso Putin: dal Papa ai leader mondiali, le reazioni

Portavoce Ue: "Segno di disperazione". Berlino: "Un'altra mossa sbagliata di Putin"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
21 settembre 2022 | 13.20
LETTURA: 5 minuti

Il presidente russo Vladimir Putin minaccia l'Occidente. Al via da oggi la mobilitazione parziale della Russia, è stato l'annuncio nel discorso alla tv, sottolineando che "il decreto è già stato firmato". E' "necessario proteggere il nostro territorio, il nostro Paese e il nostro popolo. L'Occidente vuole distruggerci", ha detto il leader del Cremlino.

Quanto all'attacco all'Ucraina, "gli obiettivi principali dell'operazione speciale rimangono invariati", una operazione che "era necessaria per combattere i nazisti e liberare il Donbass, oggi quasi completamente liberato". Putin ha poi ribadito il "sostegno ai popoli" delle quattro regioni che dovrebbero tenere un referendum per l'annessione a Mosca: "La Russia farà di tutto per garantire lo svolgimento dei referendum".

Ecco le reazioni al discorso di Putin

Ue

Il presidente russo Vladimir Putin "non è interessato alla pace, è solo interessato all'escalation della sua guerra di aggressione" contro l'Ucraina. Il discorso di stamani, con cui annuncia una mobilitazione parziale della popolazione russa, "è un altro segnale della disperazione per come sta andando la guerra in Ucraina", ha detto il portavoce della Commissione Europea per gli Affari Esteri Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

"Questo - ha aggiunto - è anche un chiaro segnale alla comunità internazionale, specialmente nella settimana cruciale dell'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, che è interessato solo a continuare nella sua guerra distruttiva, che ha già avuto così tante conseguenze negative nel mondo. Non solo per l'Ucraina, ma per ogni Paese del mondo a causa della crisi alimentare, di quella energetica. Sta mostrando al mondo che non vuole contribuire alla soluzione della crisi, ma che vuole rendere la crisi più profonda e continuare in questa guerra".

Gb

"L'essere tornato sulla promessa di non mobilitare parte della popolazione e l'annessione illegale di parte dell'Ucraina sono un'ammissione del fallimento della sua invasione". Così il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, ha commentato le parole del presidente russo, Vladimir Putin. "Lui ed il suo ministro della Difesa hanno mandato decine di migliaia dei loro concittadini a morte, male equipaggiati e mal comandati. In nessun modo minacce e propaganda possono nascondere il fatto che l'Ucraina sta vincendo la guerra, che la comunità internazionale è unita e che la Russia sta diventando un paria globale".

Germania

Robert Habeck risponde con una dura critica alle parole di Vladimir Putin: "un altro passo sbagliato e negativo della Russia, sul quale naturalmente ci consulteremo politicamente, per capire come rispondere", ha affermato il vicecancelliere e ministro dell'Economia tedesco.

"Putin rinuncerà alla sua guerra e alle sue ambizioni imperialiste solo se si renderà conto che non può vincere". Ha dichiarato dal canto suo, intervenendo all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Putin - ha aggiunto - "non solo sta distruggendo l'Ucraina, ma sta rovinando il suo stesso paese".

Il cancelliere ha quindi messo in chiaro che nessuna "pace imposta" sarebbe stata accettata e che l'Ucraina dovrà essere ulteriormente armata per respingere l'invasione russa. "Sosteniamo l'Ucraina con tutte le nostre forze: finanziariamente, economicamente, con assistenza umanitaria e anche con le armi".

Poco prima che il cancelliere lasciasse la Germania per New York, il governo di Berlino aveva promesso ulteriori consegne di armi a Kiev, inclusi altri quattro obici semoventi. Le azioni della Russia in Ucraina non sono state solo un disastro per l'Europa, ma anche per l'ordine globale e la pace mondiale, ha sottolineato poi Scholz a New York: "Ecco perché era così importante che 141 stati condannassero inequivocabilmente l'invasione russa qui in questa stanza", ha rilevato, riferendosi al voto dell'Assemblea Onu a marzo dopo l'attacco russo.

Papa

Il Papa ha denunciato ancora una volta la "tragica guerra", ribadendo con forza il no alle armi nucleari. E' accaduto all’udienza generale dedicata al viaggio in Kazakistan che si è da poco concluso. "Vorrei fare presente la terribile situazione della martoriata Ucraina", ha detto tornando a denunciare le "mostruosità " della guerra in Ucraina.

Draghi

“Finora, la Russia non ha dimostrato di volere la fine del conflitto: i referendum per l’indipendenza nel Donbass sono un’ulteriore violazione del diritto internazionale che condanniamo con fermezza”. Così il premier Mario Draghi in un passaggio del suo intervento all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, al Palazzo di vetro dell'Onu a New York. “Tuttavia – ha puntualizzato il presidente del Consiglio - l’Italia resta in prima linea per provare a raggiungere un accordo, quando sarà possibile. Lo abbiamo fatto in passato, quando abbiamo evidenziato come il blocco dei porti del Mar Nero costituisse un rischio per la sicurezza alimentare globale”.

Di Maio

Le parole di Putin sono "preoccupanti" perché "dimostrano che non si vuole fermare" ma "rappresentano un grande segnale di debolezza. Temo che vadano a impattare sull'andamento del prezzo del gas, dell'energia e dell'economia", ha detto Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico, in diretta su Corriere Tv. In Italia "in questi mesi c'è stato chi flirtava con Putin" e "non lo posso accettare", rimarca il titolare della Farnesina.

Conte

"Credo che nessuna persona di buon senso, nessun generale che sia dentro a questa vicenda militare può escludere questo rischio". Così il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, rispondendo a Napoli a una domanda sul rischio nucleare. "Chi può garantire che non stiamo correndo anche questo rischio? Io non voglio fare considerazioni allarmistiche ma dico: chi ci può garantire che l'escalation non tocchi anche il conflitto sul piano nucleare o su altre armi, ovviamente non convenzionali?", ha aggiunto Conte.

Meloni

"Questa mossa dimostra difficoltà della Russia, anche perché le sanzioni funzionano. Salvini dice un'altra cosa, che condivido, servono compensazioni". Così Giorgia Meloni a Rtl 102.5, a proposito dell'ultimo discorso di Putin.

Letta

"Credo che l’Italia non debba minimamente cedere ai ricatti di Putin". Così il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, ha commentato a margine di una conferenza stampa a Milano il discorso di stamattina del presidente russo. "Credo - ha aggiunto Letta - che l’Italia e l’Europa debbano essere ferme nel mantenere le regole della convivenza internazionale, che non si cambiano con l’utilizzo della forza e dei carri armati".

"Noi - ha detto il segretario dem - siamo perché l’Italia sia assolutamente ferma insieme all’Europa nel respingere il ricatto gravissimo da parte di Putin. Questa fermezza è necessaria. E la nostra fermezza".

Salvini

"Ho sempre detto che la guerra cambia la prospettiva. Tutti fino allo scoppio della guerra, da Prodi a Berlusconi, a Renzi, a Letta , tutti ragionavano collaboravano, commerciavano con la Russia poi quando aggredisci un popolo, quando scateni una guerra, e’ chiaro che la prospettiva cambia". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini in visita a Torino.

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