Il comandante in capo Zaluzhny: "Riconquistati 3.000 km quadrati di territorio"
La bandiera ucraina sventola in località situate nella regione di Kharkiv, a pochi chilometri dal confine con la Russia. Lo hanno riferito funzionari locali, confermando che continua il ritiro delle forze di Mosca dall'area. Oleksandr Kulik, un funzionario di Derhachi, a nordest di Kharkiv, ha detto che la bandiera ucraina è stata issata dai residenti nella località di Kozacha Lopan, cinque chilometri dal confine, occupata dai russi da marzo. Le forze ucraine sono arrivate, infatti, al confine con la Russia, nella città di Hoptivka. "La battaglia nella regione di Kharkiv è una vittoria assoluta dell'Ucraina": lo scrive il Kyiv independent.
Un video sui social media fornito dal consiglio comunale di Derhachi ha mostrato anche i residenti di un altro insediamento situato nei pressi del confine, Tokarivka, che innalzavano la bandiera ucraina. Viktoriya Kolodochka, capo del distretto, ha dichiarato: "Il villaggio è stato occupato questa mattina. La gente ha sentito il rombo degli equipaggiamenti militari russi. I russi hanno iniziato a radunarsi al mattino e hanno iniziato a fuggire".
Intanto le forze dell'Ucraina sono avanzate a nord di Kharkiv fino a 30 miglia (circa 50 chilometri) dal confine con la Russia e stanno premendo anche a sud e a est nella stessa regione. Lo ha reso noto il comandante in capo ucraino, generale Valeriy Zaluzhny che ha aggiunto: "L'Ucraina continua a liberare i territori occupati dalla Russia", ha scritto su Telegram.
"Le Forze Armate continuano a liberare i territori occupati dalla Russia. Dall'inizio di settembre, più di 3000 chilometri quadrati sono stati restituiti al controllo dell'Ucraina", ha rivendicato inoltre su Facebook Zaluzhny. "Sono orgoglioso e grato a ogni militare ucraino. Ho l'onore di combattere fianco a fianco con voi. Memoria eterna a coloro che sono morti nelle battaglie per l'Ucraina!", ha scritto.
"Nelle ultime 24 ore, le forze ucraine hanno continuato a ottenere risultati significativi" nella loro avanzata "nella regione di Kharkiv. La Russia ha probabilmente ritirato proprie unità dall'area, ma i combattimenti proseguono intorno alle città strategicamente importanti di Kupiansk e Izyum". A scriverlo, nell'ultimo aggiornamento diffuso dal ministero della Difesa di Londra, è l'intelligence britannica.
Le truppe ucraine continuano ad avanzare e consolidare le posizioni sul fronte meridionale. Lo riporta Ukrinform citando il comando operativo 'Sud' dell'esercito ucraino: "Sono in corso battaglie di posizione, che portano all'avanzata delle truppe e al consolidamento dei territori. Il nemico preferisce il combattimento di controbatteria, cercando di evitare il contatto diretto. Il nemico subisce perdite e si ritira", ha riferito il comando operativo, spiegando che ieri le truppe russe hanno lanciato 20 attacchi aerei sulle posizioni ucraine lungo la linea di contatto e nei territori adiacenti. In risposta, le forze armate ucraine hanno colpito le aree con maggiore concentrazione di armi e attrezzature nemiche vicino a Nova Kakhovka e Prydniprovske, nonché i depositi di munizioni intorno e nella città di Kherson.
I soldati ucraini hanno riconquistato in cinque giorni più territorio di quanto le truppe russe abbiano occupato in totale da aprile. E' quanto sostiene il think tank americano Isw, secondo cui "la liberazione di Izyum sarebbe il risultato militare ucraino più significativo dalla vittoria nella battaglia di Kiev a marzo". E questo significa, sottolinea l'Istituto per lo studio della guerra, che l'avanzata pianificata dalla Russia nel Donbass da nord è fallita.
"Un accerchiamento riuscito delle forze russe in fuga da Izyum porterebbe alla distruzione o alla cattura di forze russe significative e aggraverebbe i problemi di mancanza di uomini e di morale della Russia", ha affermato l'istituto, nel 200mo giorno di guerra.
Ieri le truppe russe hanno ucciso 10 civili nella regione di Donetsk, riferisce sempre Ukinform citando una dichiarazione del capo dell'Amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, pubblicata su Telegram: "Il 10 settembre i russi hanno ucciso 10 civili nella regione di Donetsk: quattro a Pokrovsk, tre a Krasnohorivka, due a Bakhmut e uno a Raihorodok. Altre 19 persone sono rimaste ferite". Come ha osservato Kyrylenko, è attualmente impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha. Ed ha anche sottolineato che "ogni crimine sarà punito". Nell'ultima settimana 10.060 persone hanno lasciato la regione del Donetsk nell'ambito dell'evacuazione obbligatoria.