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Bakhmut, Prigozhin: "Soldati Russia in fuga, Ucraina avanza"

Il capo della Wagner: "Truppe regolari cedono terreno". Per i canali Telegram russi che documentano e sostengono la guerra è "iniziata la controffensiva di Kiev"

(Afp)
(Afp)
12 maggio 2023 | 08.03
LETTURA: 3 minuti

Le forze regolari della Russia in fuga da Bakhmut, la città dell'Ucraina orientale da settimane fulcro della guerra. E' il quadro che delinea Yevgeny Prigozhin, capo dei mercenari della Wagner, contestando le informazioni diffuse dal ministero della Difesa di Mosca. Il ministero "deve smetterla subito di dire bugie", il nuovo attacco di Prigozhin.

Il ministero ha negato che l'esercito ucraino abbia sfondato la linea del fronte in vari punti, come sostenuto da diverse fonti su Telegram, e ha ribadito che la situazione sul campo è sotto controllo. Il riferimento è a quanto hanno scritto molti blogger militari russi, secondo i quali le forze di Kiev avrebbero guardnato terreno a nord e a sud della città di Bakhmut.

In particolare il blogger Evgeny Poddubny ha affermato che le forze di Kiev "hanno dato il via a una operazione per circondare" quelle russe vicino a Bakhmut e sono riuscite a rompere il fronte russo nella zona di Soledar. Alexander Kots, rende noto che carri armati sono stati avvistati sulla strada che da Kharkiv va verso il confine russo, a suo dire, per costringere a una estensione le risorse russe usate per "fermare la minaccia nella regione di Belgorod". Anche Poddubny segnala attività militari ucraine vicino a Kharkiv. L'ex 'ministro della Difesa' della Repubblica di Donetsk Igor Strelkov, precisa che al momento si tratta di "contro attacchi solo locali, anche se di successo".

In un post il ministero della Difesa russo ha tuttavia scritto che "le dichiarazioni diffuse dai singoli canali Telegram sulle 'scoperte della difesa' in diverse aree lungo la linea del contatto militare non corrispondono alla realtà". E ancora: ''La situazione generale nell'area dell'operazione militare speciale è sotto controllo".

Prigozhin, però, sostiene che "non si tratta di riorganizzazione ma di fuga" costata "5 km quadrati" passati sotto il controllo delle forze di Kiev. I soldati ucraini "saranno a 500 metri da Bakhmut occupando tutte le alture tattiche" dopo aver liberato l'arteria stradale che collega la città a Chasiv Yar e che è cruciale per i rifornimenti.

Prigozhin ha anche scritto al ministro della Difesa russo Sergei Shoigu per invitarlo a recarsi a Bakhmut in modo che possa ''vedere con i suoi occhi'' quello che sta accadendo e ''fare una valutazione della situazione'' sul campo.

"Data la difficile situazione operativa sul territorio, ma anche i tanti anni di esperienza che abbiamo nei combattimenti, ti chiedo di venire'' a Bakhmut che ''è sotto controllo delle forze paramilitari della Federazione russa'' per ''il 95 per cento''. Prigozhin ha allo stesso tempo detto che ''il nemico ha lanciato con successo una serie di azioni di contrattacco'', ribadendo che ''continua l'offensiva'' del gruppo Wagner per la ''completa liberazione'' di Bakhmut.

Secondo quanto affermato da una fonte rimasta anonima del Cremlino all'Istituto per lo studio della guerra (Isw), Prigozhin, starebbe "andando oltre". E i suoi recenti videomessaggi, nei quali attacca frontalmente Mosca mettendo in dubbio la sua capacità di proteggere la Russia, stanno "seriamente disturbando la massima leadership" del Cremlino.

IL PIANO DI KIEV - Kiev confida nell'espulsione delle truppe russe prima della fine dell'anno grazie al successo della controffensiva ucraina. Lo ha reso noto il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, Oleksii Danilov. "Vogliamo porre fine alla guerra prima dell'inverno", ha detto rispondendo alla domanda se la controffensiva ucraina possa avere più successo nei mesi primaverili ed estivi piuttosto che in inverno. Il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa ha sottolineato che le autorità ucraine non sono preoccupate per la durata della controffensiva e che "lotteranno finché sarà necessario".

Infine, Danilov ha sottolineato che non esiste una data precisa per l'inizio della controffensiva ucraina, che potrebbe incominciare "tra pochi giorni, settimane o mesi", ma che inizierà "quando sarà il momento giusto".

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