Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo: "Le vie del Signore sono imperscrutabili"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe ''suicidarsi da codardo. Come Hitler che ingoia veleno per cani''. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, parlando del presidente ucraino come della ''creatura in verde che ha augurato la morte a tutti al Cremlino''. Medvedev ha scritto che ''chi morirà e in che modo non lo sappiamo, perché le vie del Signore sono imperscrutabili. Ma il tossicodipendente di Kiev ha solo la possibilità di scomparire con le sue stesse mani'', ''commettendo un suicidio codardo come Hitler'.
''Il mondo si è avvicinato alla terza guerra mondiale'' dice Medvedev, intervenendo all'undicesimo Forum legale internazionale di San Pietroburgo. L'ex presidente russo ha però sottolineato che ''non ci possono essere vincitori'' in un conflitto simile. Medvedev ha poi puntato il dito contro l'Occidente. ''Stanno armando fino ai denti il regime ucraino e gridano all'aggressione di Mosca''.
Le persone in Occidente dovrebbero capire che stanno pagando la politica errata e inefficace dei loro leader. Lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, aggiungendo che "sempre più analisti in Occidente iniziano a capire l'inefficacia della politica dei loro governi, così come quella delle sanzioni contro la Russia. E questa è una cosa più buona che cattiva". "Vorremmo che le persone nell'Occidente sapessero che devono raccogliere le conseguenze della politica errata, sbagliata e inefficace dei loro leader", ha sottolineato il portavoce del Cremlino.
CINA - "Per il momento un incontro del genere non è in agenda" ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riguardo la possibilità di un faccia a faccia tra il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato cinese, Li Hui, che nei prossimi giorni sarà in missione tra Ucraina, Polonia, Francia, Germania e Russia per colloqui sul conflitto in Ucraina. "Sarà tutto gestito a livello diplomatico", ha aggiunto Peskov nelle dichiarazioni riportate dall'agenzia russa Tass.
L'inviato speciale per l'Eurasia di Pechino, invece, sarà a Kiev lunedì, ha reso noto il ministero degli Esteri cinese. Proseguirà poi la sua missione in Polonia, Francia, Germania e Russia in "uno sforzo per promuovere colloqui di pace". Quella di Li Hui è la prima missione di un diplomatico cinese di alto livello dall'inizio del conflitto in Ucraina, con l'invasione russa cominciata il 24 febbraio dello scorso anno.
La missione era stata annunciata dal leader cinese Xi Jinping durante il colloquio telefonico del 26 aprile con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma in quell'occasione - il primo contatto tra i due dall'inizio del conflitto - non era stata comunicata una data per la visita. In questi mesi Pechino - che a febbraio ha presentato la sua iniziativa di pace per l'Ucraina - ha più volte ribadito il suo impegno per i negoziati, ma ha anche attirato su di sé non poche critiche per il sostegno al presidente russo Vladimir Putin, che Xi ha incontrato anche a marzo.
Nel profilo di Li Hui spicca un passato a Mosca. E' stato ambasciatore cinese in Russia per dieci anni, dal 2009 al 2019. In quell'anno ha ricevuto da Putin la medaglia dell'Ordine dell'amicizia.