Le formazione sta "effettuando un transito in acque internazionali". Colloquio Draghi-Putin: "Impegno comune per soluzione crisi"
Il gruppo di navi da guerra russe nel Mediterraneo, "sta effettuando un transito in acque internazionali e non viola la sovranità degli Stati rivieraschi". Lo specifica in una nota il ministero della Difesa, "in riferimento a quanto apparso su organi di stampa" secondo cui una formazione, composta da sei navi, ha varcato Gibilterra e ha attraversato il canale di Sicilia.
La Nato, chiarisce la Difesa, "sta seguendo la navigazione del gruppo navale sin dalla partenza, avvenuta a metà gennaio dai porti di Severomorsk (Flotta del Nord) e da Baltijsk (Flotta del Baltico), e continuerà a monitorarne il transito. Né le Forze Natoe né la formazione navale russa hanno posto in essere comportamenti o volontà escalatorie".
COLLOQUIO DRAGHI- PUTIN - Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto stamattina una conversazione telefonica con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi della crisi ucraina e le relazioni bilaterali, fa sapere Palazzo Chigi in una nota. Il presidente Draghi ha sottolineato l’importanza di adoperarsi per una de-escalation delle tensioni alla luce delle gravi conseguenze che avrebbe un inasprimento della crisi. Sono stati concordati un impegno comune per una soluzione sostenibile e durevole della crisi e l’esigenza di ricostruire un clima di fiducia.