"Sostegno a Kiev per difendersi, dobbiamo continuare a sostenere Zelensky"
"Non siamo in guerra con Putin, sosteniamo il popolo, l'esercito e le istituzioni ucraini che hanno il diritto di difendersi". E' quanto ha risposto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervistato a Piazza Pulita su La 7.
"Dobbiamo continuare a sostenere Zelensky - ha sottolineato - Zelensky deve avere tutto il nostro supporto e anche il supporto militare che ha avuto grazie all'ultimo decreto che abbiamo approvato in Cdm e che ci permette di aiutare il suo esercito ad esercitare il suo diritto di difendersi".
Quanto al "piccolissimo accordo sui corridoi umanitari" raggiunto oggi ai colloqui a Brest tra russi e ucraini "è frutto del fatto che stiamo danneggiando pesantemente l'economia russa" con le sanzioni imposte dall'Occidente, ha detto Di Maio.
Il ministro ha spiegato che "non abbiamo finito con le sanzioni" contro la Russia, "l'alternativa alle sanzioni è una guerra a livello continentale che noi non vogliamo" ha aggiunto, sottolineando "l'impatto veramente importante" che le misure stanno avendo sull'economia russa.
"Frasi su Putin? Guardi, sono il primo a dirlo: toni troppo alti. E un rappresentante delle istituzioni non dovrebbe mai rivolgersi in quel modo ad un altro rappresentante delle istituzioni. Però le posso dire questo: io ogni sera, qui nell’Unità di Crisi, faccio una riunione in cui, attraverso anche il nostro bravissimo ambasciatore d’Italia in Ucraina Zazo, contiamo i morti, vediamo le bombe, quali ospedali o edifici civili hanno colpito, vediamo le famiglie ucraine sotto le bombe… sono immagini che ti rimangono impresse e che non vedevamo da 80 anni nel continente europeo".
"Io non volevo e non voglio rivolgere accuse e offese personali a nessuno. Però ribadisco che la guerra di Putin in Ucraina è assolutamente atroce e va fermata portando al tavolo le parti e trovando una soluzione di pace con la diplomazia", ha detto Di Maio.
E "il fatto che ci siano colloqui in corso tra le due parti (russa e ucraina, ndr) e che ci sia anche un tentativo di mediazione dell'Ue attraverso la presidenza di turno rappresentata oggi da Macron è una strada che non dobbiamo smettere di percorrere".
Inoltre, "io voglio mandare tutta la mia solidarietà e un grande abbraccio al popolo russo che manifesta nelle piazze e si fa arrestare per andare contro la guerra".
Riguardo all'eventuale ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea "credo sia una richiesta legittima" ha dichiarato il ministro degli Esteri, ricordando che all'ingresso di Kiev "è favorevole quasi tutto il Parlamento europeo".