Previste sanzioni amministrative che vanno "da un minimo di euro 10.000 fino ad un massimo di euro 60.000"
Stop alla "produzione e all'immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici", vale a dire "costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati", vale a dire, dunque, anche la famigerata carne sintetica. La bozza del ddl atteso oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri prevede sanzioni amministrative pecuniarie che vanno "da un minimo di euro 10.000 fino ad un massimo di euro 60.000, ovvero fino al 10 per cento del fatturato totale annuo realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione, quando tale importo è superiore a euro 60.000".
Alla violazione consegue inoltre "la confisca del prodotto illecito, l’applicazione delle sanzioni amministrative del divieto di accesso a contributi, finanziamenti o agevolazioni o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, da altri enti pubblici o dall’Unione europea per lo svolgimento di attività imprenditoriali, per un periodo minimo di un anno e fino al massimo di tre anni, nonché la chiusura dello stabilimento di produzione, per lo stesso periodo".
L’entità delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla norma attesa oggi in Cdm, stando almeno alla bozza sul tavolo del preconsiglio dei ministri, "è aggiornata ogni due anni, sulla base delle variazioni dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, rilevato dall’ISTAT, mediante decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con i Ministri della salute e dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste".