Il presidente del Coni: "Ovviamente provo un po' di imbarazzo istituzionale, ma dico di non sostituirci al mestiere degli altri"
"Ovviamente provo un po' di imbarazzo istituzionale. La posizione del Coni è a tutela e difesa di Angela. Ci ho parlato settimane fa e da giorni, dopo il sorteggio, ci siamo confrontati sull’incontro contro questa pugile chiacchierata". Giovanni Malagò, presidente del Coni, è intervenuto a Sportface TV nella trasmissione “Face to Face - Olympic Edition”. Il numero uno del comitato olimpico italiano si è espresso sulla querelle legata al match di pugilato tra l'azzurra Angela Carini e l'algerina Imane Khelif (66 kg welter).
"Io, prima verbalmente poi in modo lieve ma formale e infine con una protesta ufficiale, ho scritto una lettera a tutela dell’atleta Angela Carini chiedendo dei rumors e di quale fosse la situazione - ha spiegato Malagò ospite di Giorgia Rossi e Giuseppe Pastore - Inoltre la gente deve sapere che l’Associazione Internazionale Boxe è stata commissariata un anno e mezzo fa. Tutti i vertici sono stati rimossi ed è stata presa sotto l’egida del Cio con un organismo terzo indipendente", aggiunge il numero 1 dello sport italiano.
"Se uno si basa su aspetti estetici è chiaro che le riflessioni sono molto comuni e similari. L’algerina non ha fatto oggi il primo match della sua vita, sono almeno 8-9 anni che è nel circuito della boxe. È stata la porta bandiera dell’Algeria ad Orano ai Giochi del Mediterraneo. Ha vinto i Campionati Africani, ma nel 2017 ha fatto i Campionati del Mondo e nel 2021 l’Olimpiade di Tokyo senza fare medaglia. Ha un passaporto, che non devo giudicare io, che dichiara che è donna. Poi è giusto che ognuno faccia le sue considerazioni, però quello che dico è di non sostituirci al mestiere degli altri. Dieci persone che rappresentano una commissione scientifica hanno valutato e testato di recente, ho ricevuto questa mattina la lettera, quelli che sono i valori ormonali di questa atleta. Poi ognuno è padrone di pensare ciò che crede - aggiunge - Questa non è una giustificazione, sto comunque dalla parte di Angela".