
"Lascio con profonda gratitudine e con un pizzico di emozione"
"Lascio il Teatro San Carlo con orgoglio e con la certezza che il suo futuro sarà luminoso". Si è congedato così, "con profonda gratitudine e con un pizzico di emozione", il sovrintendente del Lirico di Napoli, Stéphane Lissner, che oggi ha tenuto una conferenza stampa presso il Salone degli Specchi del Teatro di San Carlo per un saluto alla fine del suo mandato. Prima che iniziasse l'incontro con i giornalisti, il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha incontrato Lissner e si è congratulato per il lavoro svolto.
"Sono stati anni intensi, segnati da grandi sfide ma anche da straordinari traguardi, resi possibili grazie al lavoro instancabile di un team eccezionale e alla passione di tutti coloro che ogni giorno contribuiscono alla vita di questo Teatro", ha detto Lissner, ricordando l'avvio del suo mandato in un momento storico di particolare difficoltà.
"Il mio incarico - ha ricordato il sovrintendente uscente - è iniziato in un momento drammatico per il mondo intero: la pandemia da Covid-19. In un contesto di grande incertezza, abbiamo fatto una scelta precisa e coraggiosa: il Teatro San Carlo non doveva fermarsi. Abbiamo garantito la continuità della nostra attività artistica con concerti all'aperto in Piazza del Plebiscito, portando la musica alla città, e con la creazione della piattaforma digitale 'On - Il Teatro delle Culture', attraverso la quale abbiamo reso accessibili spettacoli e concerti in streaming, mantenendo vivo il legame con il nostro pubblico. Consapevoli delle difficoltà che il settore stava affrontando, abbiamo attivato corsi di formazione per il personale, evitando così il ricorso alla cassa integrazione e investendo sulle competenze di chi lavora nel nostro Teatro. Parallelamente, abbiamo dato impulso a nuovi progetti artistici e formativi, tra cui la nascita dell'Accademia di Canto Lirico, che ha consentito a giovani talenti di perfezionarsi sotto la guida di grandi maestri. Abbiamo arricchito l'offerta culturale del Teatro San Carlo con l'istituzione di un Festival pianistico, che ha visto la partecipazione dei più grandi solisti del mondo, e con una Rassegna di musica da camera, volta a valorizzare le straordinarie risorse interne della nostra Orchestra".
Stéphane Lissner ha poi rivendicato "un altro grande traguardo di questi anni: il progetto Officine San Carlo, un'importante iniziativa di rigenerazione urbana che ha trasformato un’area della città in un polo di formazione per i mestieri del teatro, offrendo opportunità concrete ai giovani e contribuendo alla crescita del settore".
Sul piano internazionale, ha aggiunto, "abbiamo portato il nome del San Carlo oltre i confini nazionali, con tournée di successo a Praga, Parigi e Aix-en-Provence, consolidando il prestigio della nostra istituzione a livello mondiale". Dal punto di vista gestionale, ha rivendicato Lissner, "abbiamo sempre chiuso i bilanci in equilibrio, con un risultato complessivo in questi cinque anni di oltre 2.000.000 di euro di utile, dimostrando che rigore amministrativo e ambizione artistica possono andare di pari passo. Abbiamo inoltre portato a termine importanti lavori di ristrutturazione del Teatro, assicurandone la piena agibilità dopo circa vent'anni".
"Il nostro impegno è stato costante anche sul fronte del personale - ha evidenziato - Abbiamo siglato un accordo contrattuale che ha garantito un miglioramento delle condizioni dei lavoratori e un aumento degli stipendi, e raddoppiato l'organico del Corpo di Ballo, dando nuova linfa a un settore fondamentale per il nostro Teatro".
Sul piano sociale, ha sottolineato Lissner, "abbiamo promosso iniziative di grande valore come 'Suoni senza barriere', un progetto dedicato alle persone con disabilità, e il coinvolgimento di oltre 40.000 studenti attraverso il programma Europa InCanto, che ha avvicinato le nuove generazioni al mondo dell'opera".
A livello artistico, gli anni del mandato di Lissner hanno visto il Teatro San Carlo protagonista di produzioni di altissimo livello, con la presenza di grandi nomi della lirica e il riconoscimento del prestigioso Premio Abbiati per "Rusalka". "Nonostante le difficoltà del periodo post-pandemico, abbiamo inoltre registrato un significativo incremento degli incassi di biglietteria, a dimostrazione di un pubblico sempre più coinvolto e appassionato - ha concluso Lissner - Oggi, al termine di questa straordinaria avventura, voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo percorso: i lavoratori del Teatro, gli artisti, le istituzioni e, soprattutto, il nostro pubblico, che con il suo affetto e la sua partecipazione ha dimostrato quanto sia essenziale la cultura per la vita della nostra comunità".
(di Paolo Martini)