
Problemi di sicurezza, ma anche di performance. E' il risultato di alcune 'falle' nel design dei processori più diffusi a livello mondiale - prodotti da Intel, Amd e Arm - scoperti da analisti del Project Zero di Google in collaborazione con ricercatori di numerosi paesi. I bug - ribattezzati Meltdown e Spectre - in pratica possono permettere ad hacker di penetrare in qualsiasi computer degli ultimi dieci anni, ma anche in smartphone e tablet di qualsiasi marca, accedendo a password e dati sensibili. In dettaglio il 'buco' Meltdown può rendere vulnerabile qualsiasi processore prodotto dalla Intel dal 1995 e la soluzione potrebbe rallentare la velocità operativa fino al 30%.
Quanto a Spectre colpisce anche i processori più moderni realizzati oltre che da Intel, da AMD e ARM: secondo gli analisti sfruttare questa falla è più difficile, ma la soluzione è anche più difficoltosa. Intel e ARM hanno ammesso di essere a conoscenza del problema e di essere al lavoro su una patch di aggiornamento del sistema operativo. Sia Intel che Google diffonderanno maggiori informazioni il prossimo 9 gennaio, quando saranno disponibili nuovi interventi risolutivi.
Finora, non è chiaro se le falle nei processori siano già state sfruttate da hacker a livello globale. Ieri Microsoft ha diffuso un aggiornamento di sicurezza per i clienti che utilizzano Windows mentre per AMD "il rischio sui nostri prodotti al momento è pari a zero". A suscitare forti critiche anche la rivelazione che nel 2017 il Ceo di Intel Brian Krzanich ha venduto azioni della società per 14 milioni di dollari, dopo essere venuto a conoscenza della falla di sicurezza.
INTEL - Intel ritiene che i problemi riscontrati "non abbiano il potenziale per corrompere, modificare o eliminare dati". E' quanto spiega il colosso Ict in una nota dopo la notizia delle 'falle'. La società puntualizza che "non è corretto" sostenere che il problema riguardi solo Intel e che, al contrario, "sulla base delle analisi disponibili fino ad oggi, molti tipi di dispositivi informatici - con molti processori e sistemi operativi di diversi fornitori - sono esposti" al rischio.
Intel "è impegnata nella sicurezza dei prodotti e dei clienti e sta lavorando a stretto contatto con molte altre aziende tecnologiche, tra cui AMD, ARM Holdings e diversi fornitori di sistemi operativi, per sviluppare un approccio a livello di settore per risolvere questo problema in modo rapido e costruttivo".