È un ortaggio che appartiene alla famiglia delle Brassicacee, la stessa del cavolo, della verza, del ravanello. E’ la rapa la protagonista della nuova puntata de Il Gusto della Salute, la rubrica online ideata e coordinata dall'immunologo Mauro Minelli responsabile per il Sud della Fondazione di Medicina Personalizzata, in collaborazione con Adnkronos.
"La raccolta delle infiorescenze della rapa avviene quando i fiori sono ancora chiusi, - ricorda l'agronoma Eleonora Tauro - e le radici fascicolate si sviluppano in superficie, mentre il ciclo di vegetazione può variare, in base alla precocità della pianta, da 50 a 60 giorni o fino ai 180 nelle varietà più tardive".
"Ortaggio tipicamente invernale, la rapa era associata alla dieta delle classi sociali meno abbienti, poi da piatto povero è divenuta protagonista nel tempo dell'offerta gastronomica nazionale ed internazionale- spiega Marco Renna, esperto di cultura popolare - pensiamo per esempio alle orecchiette pugliesi con le cime di rapa. Nel linguaggio comune, invece, è noto il detto 'testa di rapa' riferito a persone di scarsa intelligenza, per via dell'apporto per nulla calorico di questo alimento, fin troppo 'essenziale' e 'leggero'”.
Delle proprietà nutrizionali parla la biologa del network Polismail Dominga Maio. "La rapa contiene molte fibre, ed è ricchissima di acqua rivelandosi pertanto un cibo poco energetico. Contiene pure ferro - aggiunge Maio - indicata quindi per compensare gli stati anemici ferrocarenziali, e calcio, utile per la salute delle ossa. Tante le vitamine, da quelle del gruppo B, alla vitamina A e alla C, ma nella rapa si rivela strategico anche il contenuto in clorofilla soprattutto per le attività depurative a beneficio del fegato e di altri organi”.
Sul fronte clinico Mauro Minelli ricorda “i tanti benefici di un ortaggio usato fino al passato recente per arginare gli effetti critici di diversi stati morbosi e, d'altro canto, se insieme alle vitamine ci mettiamo i sali minerali di cui la rapa è custode, allora si comprende bene che si tratta di una verdura alleata della salute umana. Non mancano - avverte l’immunologo - però, le controindicazioni, avverte l'immunologo; la rapa, infatti, cresce nel terreno ed estrae da esso grandi quantità di metalli. Occhio quindi per eventuali sensibilità al nichel, e attenzione a chi soffre di problematiche cardiache e renali per effetti generati da sostanze azotate e iodio di cui le rape possono caricarsi”.
“E se è vero - conclude Minelli - che il loro consumo è salutare non bisogna comunque abusarne. La ricchezza di fibre in soggetti predisposti può portare a flatulenza, gonfiore addominale e talvolta anche diarrea."
Si tratta di consigli pratici, validi ed efficaci per garantire sempre un'alimentazione sana e soprattutto consapevolmente calibrata sulle esigenze di tutti e di ciascuno.