Nell'emergenza coronavirus c'è un 'contagio veramente pericoloso e letale: la disinformazione. Ciò di cui dobbiamo avere veramente paura è il virus da salotto tv". A dirlo il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella che interviene dopo "numerose telefonate-sfogo ricevute in queste ultime ore da Consulcesi", specializzata nella tutela e nella formazione di professionisti della sanità.
"Medici, ma anche infermieri e farmacisti - dice Tortorella - da giorni sono in prima linea nei pronto soccorso, nelle corsie degli ospedali, nella farmacie o davanti al microscopio nei laboratori e non ne possono più. Non dei turni massacranti, ma delle idiozie che i loro colleghi virologi, immunologi e altri rinomati luminari sparano - senza il filtro dei media - davanti a telecamere, microfoni e taccuini oppure negli eleganti salotti televisivi insieme a politici a caccia di visibilità o in campagna elettorale. Anche se in queste ore in molti stanno goffamente facendo retromarcia, nel frattempo hanno scatenato il panico, generando pericolose psicosi di massa, che noi per primi abbiamo denunciato lanciando un docufilm formativo e informativo destinato ad operatori sanitari e pazienti che verrà presentato ai principali Festival cinematografici".
E Tortorella fa nomi e cognomi. "Invece di stare davanti ai microfoni o pontificare in convegni o su libri, come l’onnipresente professor Burioni, sarebbero più utili se indossassero il camice bianco e stessero in corsia". Il presidente di Consulcesi fa notare che il conto di dichiarazioni 'acchiappa-click' sui social, presenzialismo mediatico e strumentalizzazioni politiche lo stanno pagando "i silenziosi eroi in prima linea: uomini e donne, che in queste ore stanno compiendo la loro missione con spirito di sacrificio e dedizione. Loro non chiedono visibilità, vorrebbero solo strumenti adeguati per affrontare un’emergenza sanitaria di una sindrome simil-influenzale trasformata irresponsabilmente in una epidemia".
Consulcesi ha lanciato una campagna social con gli hashtag #inprimalinea e #nopsicosivirus che speriamo venga accolta da istituzioni, ordini e società scientifiche per sostenere gli operatori sanitari, impegnati in queste ore e allo stremo delle forze.
Tortorella, oltre a sostenere la battaglia degli operatori sanitari in prima linea ed attaccare gli 'untori mediatici', esorta a prendere rapide ed efficaci contromisure contro gli effetti collaterali creati sul piano economico.
"Intanto le borse sono state già contagiate- conclude Tortorella - ma ora, visto che carnevale è passato, politici e governatori si tolgano le mascherine e rifacciano partire subito il Paese che ha subito un pesante danno di immagine a livello internazionale. Impariamo dagli altri Paesi che stanno gestendo il caso senza isterismi, come la Svizzera che non ha rinviato il Salone dell’Auto di Ginevra mentre noi abbiamo chiuso musei, teatri e stadi. Manca solo di veder il premier Conte con la mascherina…assolutamente inutile per chi non ha sintomi".