"Il vaccino mi ha salvato". E' il post della 19enne Benedetta Rosatello di Lagnasco nel cuneese che racconta il suo ricovero "per meningite, prima all'Ospedale S. Antonio, poi all'Azienda Ospedaliera di Padova". Desidero semplicemente, spiega, gettare un po' di luce sulla mia vicenda. "Sono stata colpita una settimana fa da meningite batterica da meningococco di ceppo B, una forma piuttosto rara e, nella maggior parte dei casi, fulminante" scrive la studentessa universitaria. "Ancora non avevo il vaccino per il ceppo B nello specifico, ma ero già protetta grazie al tetravalente contro i ceppi A, C, Y e W. Con ogni probabilità, proprio questo mi ha salvata concedendomi il tempo di arrivare in ospedale dove ho potuto iniziare da subito le cure necessarie".
"Spesso ci dimentichiamo di questi pericoli che si celano nel mondo microscopico, viviamo le nostre vite, com'è giusto che sia, continuiamo a fare progetti per il futuro, amiamo, ridiamo, piangiamo e ci arrabbiamo". Tuttavia, fa notare, "non dovremmo mai scordarci che siamo esseri umani, non macchine impeccabili e prive di punti deboli". Proprio per questo, "sono convinta che sia importantissimo tutelare noi stessi e la nostra famiglia, perché ogni vita vale la pena di essere vissuta e trovo assurdo che, nonostante gli enormi progressi raggiunti in campo medico, si continui ad essere restii e diffidenti".
La giovane ringrazia tutti, familiari e coinquilini, e invita ad avere maggior fiducia nella Medicina. "Nessuna scienza è esatta - conclude - ma ciò non significa che bisogna rifuggire in toto i potentissimi strumenti di prevenzione sanitaria di cui siamo in possesso".