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Russia, l'annuncio di Putin: armi nucleari in Bielorussia a luglio

Il presidente russo durante l'incontro con Lukashenko a Sochi: "La controffensiva dell'Ucraina è iniziata"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
09 giugno 2023 | 14.16
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La Russia dispiegherà armi nucleari in Bielorussia a partire da luglio. Lo ha annunciato il presidente Vladimir Putin, come riferisce la Tass, nell'incontro con il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko a Sochi. Le armi nucleari tattiche saranno dispiegate alla fine del processo di preparazione delle strutture dal 7-8 luglio. Le armi rimarranno sotto il controllo e il comando di Mosca.

"Stiamo collaborando in questo settore. Sulla questione più sensibile, su cui siamo d'accordo, tutto sta andando secondo i piani. Il 7-8 luglio sarà completata la preparazione delle infrastrutture più rilevanti e avvieremo subito le attività legate al dispiegamento di importanti tipi di armi" sul territorio bielorusso. "Tutto sta andando secondo i piani, tutto è stabile", le parole di Putin.

Lukashenko aveva in precedenza anticipato l'incontro, spiegando che avrebbe offerto al presidente russo un piano di sviluppo per lo Stato dell'Unione fra Mosca e Minsk, per rendere l'unione immune a pressioni esterne. L'ultimo incontro fra Putin e Lukashenko risale solo allo scorso 25 maggio, a margine del vertice del Consiglio economico euroasiatico a Mosca.

Per Putin "la controffensiva ucraina è iniziata". Secondo il presidente russo, lo dimostrebbe "l'utilizzo di riserve strategiche" da parte di Kiev. Putin ha aggiunto che il potenziale offensivo delle forze armate ucraine non si è ancora esaurito, nonostante il fallimento dei tentativi di controffensiva. "Per quanto riguarda lo stallo o meno dell'offensiva ucraina - dice- si può affermare che tutti i tentativi dell'esercito di Kiev fatti finora sono falliti. Ma il suo potenziale offensivo rimane ancora".

Casa Bianca: "Russia potrebbe produrre da sola droni kamikaze"

La Russia starebbe importando dall'Iran i materiali necessari alla costruzione di un impianto che le consenta di poter produrre da sola i cosiddetti droni kamikaze nel 2024. La segnalazione arriva dal portavoce della Casa Bianca John Kirby, secondo il quale ''sembra che la partnership militare tra i due Paesi stia aumentando''. Finora ''la Russia ha utilizzato droni iraniani per condurre attacchi in Ucraina'', ma ''il prossimo anno la Russia potrebbe essere in grado di produrre autonomamente i droni iraniani'', prosegue Kirby in una nota.

"Siamo preoccupati per il fatto che la Russia stia lavorando con l'Iran per produrre droni iraniani" da sola, ha aggiunto, annunciando che gli Stati Uniti rilasceranno ''immagini satellitari del luogo individuato nella zona di Alabuga per la costruzione di questo impianto di produzione di droni''. In cambio, "la Russia ha offerto all'Iran una cooperazione nell'ambito della difesa senza precedenti, anche su missili, elettronica e difesa aerea", ha affermato Kirby.

Si tratta di ''una partnership nell'ambito della difesa su vasta scala e che è dannosa per l'Ucraina, per i vicini dell'Iran e per la comunità internazionale. Continuiamo a utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per denunciare e interrompere queste attività. Siamo pronti a fare di più", ha proseguito il funzionario americano, ricordando che il trasferimento di droni costituisce una violazione delle regole delle Nazioni Unite e gli Stati Uniti cercheranno di ritenere responsabili i due paesi. "Continueremo a imporre sanzioni agli attori coinvolti nel trasferimento di attrezzature militari iraniane alla Russia perché le utilizzino in Ucraina", ha affermato Kirby.

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