I satelliti Usa registrano l'esplosione
I servizi di sicurezza ucraini hanno reso noto di aver intercettato una conversazione telefonica in cui si dimostra che a far saltare in aria la diga di Kakhovka è stata la Russia. E' stata quindi pubblicata su Telegram anche una clip audio di un minuto e mezzo della conversazione.
Due uomini non identificati discutono in russo delle conseguenze del disastro. Il primo inizia a dire: "Notizia. Ieri hanno pubblicato un video sul canale Telegram, c'era un soldato, con il volto coperto, in uniforme. E dice che non c'è inondazione, che le persone vivono normalmente. E dietro di lui c'è una finestra e puoi vedere l'acqua all'altezza delle ginocchia". Il secondo risponde: "È divertente. C'entra con il fatto che la centrale idroelettrica è stata distrutta?". "Sì. Il problema principale è che la centrale raffredda il loro reattore nucleare". "Va bene. Se lo sono fatti da soli. Salterà e sarà così". "Lo hanno fatto i nostri ragazzi. Non sono i loro. I nostri", precisa il primo interlocutore. "Davvero, sono stati i nostri? Dicevano che l'avevano fatta saltare i khokhols (testimine dispregiativo per gli ucraini). "Non l'hanno fatta saltare. Li c'è il nostro gruppo di sabotatori. Volevano provocare paura. Non è andata secondo i piani. E' stato più di quanto avevano pianificato". "Beh, certo. Andrà a finire come Cernobyl?". "Era stata costruita negli anni Cinquanta. E' crollata velocemente, è crollata".
"I satelliti equipaggiati con sensori ad infrarossi hanno registrato un consistente aumento della temperatura, con una potente esplosione, poco prima del crollo della diga". E' quanto affermano fonti Usa, citate dal New York Times, sottolineando che "gli analisti dell'intelligence Usa sospettano che la Russia sia dietro la alla distruzione della diga". Anche se, avvisano le fonti, "le agenzie di intelligence Usa ancora non hanno prove solide che indichino chi sia responsabile" del crollo della diga di Kakhokva. Il funzionario dell'amministrazione Biden "non esclude la possibilità che precedenti danni alla diga o la crescente pressione dell'acqua abbiano contribuito al crollo".
La distruzione della diga di Kakhovka ha provocato danni alle linee di difesa russe sulla riva sinistra del fiume Dnipro secondo l'Institute for the Study of War (Isw), aggiungendo che le forze di occupazione russe hanno risposto agli allagamenti "con un alto grado di disorganizzazione, esacerbando la situazione della popolazione civile".
Per quanto riguarda le posizioni militari russe, il think tank americano riferisce che l'onda di piena della diga ha distrutto molte fortificazioni della prima linea russa di difesa. Inoltre i russi hanno dovuto ritirare personale e materiale militare da Oleshky e Hola Prystan, due posizioni usate in precedenza per bombardare la città di Kherson sulla riva opposta del Dnipro. L'allagamento ha anche distrutto i campi minati russi lungo il fiume, con immagini che mostrano l'esplosione di mine nell'acqua. Infine la portavoce del comando sud ucraino, Nataliya Humeniuk, ha dichiarato che i russi hanno ridispiegato uomini e materiale militare dai cinque ai 15 chilometri più indietro.
L'Isw non ha scritto un giudizio definitivo sulle cause e la responsabilità del crollo della diga, ma ieri ha affermato di ritenere "molto probabile" che sia stato un atto deliberato russo.