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Mattarella: "Sostegno all'Ucraina senza cedimenti. In Italia tempesta di fake news russe"

Il presidente della Repubblica: "Operare per una pace giusta, che rispetti i principi della Carta delle Nazioni Unite e che non sia frutto delle armi e della prepotenza"

Sergio Mattarella e Maia Sandu (Foto Quirinale)
Sergio Mattarella e Maia Sandu (Foto Quirinale)
18 giugno 2024 | 11.35
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"A pochi chilometri da qui, come ben sappiamo, infuria la brutale guerra di aggressione scatenata contro l'Ucraina dalla Federazione russa. Il recente Vertice del G7, svoltosi nei giorni scorsi a presidenza italiana, ha confermato che la volontà di assistere l'Ucraina non avrà cedimenti né indebolimenti e proseguirà finché necessaria". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell'incontro a Chisinau con l'omologa della Moldova, Maia Sandu.

"Nei giorni scorsi - ha ricordato poi il capo dello Stato - si è svolto in Svizzera un vertice per la pace, con la grande partecipazione di numerosi Paesi. Si è trattato di un primo, necessariamente preliminare, comunque importante momento di confronto a livello internazionale. Congiuntamente insieme agli altri Paesi che si sentono vicini all'Ucraina nella resistenza per l'indipendenza, integrità territoriale e sovranità, intendiamo operare per una pace giusta, che rispetti i principi della Carta delle Nazioni Unite e che non sia frutto delle armi e della prepotenza che con le armi si vuole esercitare".

"Assieme alla presidente Sandu - ha quindi ribadito Mattarella - abbiamo riaffermato il nostro fermo sostegno alla integrità e alla indipendenza dell'Ucraina".

"La Moldova, da Paese confinante, ha subito direttamente le conseguenze drammatiche" della guerra in Ucraina, "dall'impennata dei prezzi energetici all'afflusso di tanti rifugiati ucraini in questo Paese, anche quelli in transito verso l'Unione europea. Desidero pubblicamente esprimere l'ammirazione della Repubblica italiana per la generosità con cui il popolo moldavo ha accolto i rifugiati ucraini", ha detto il capo dello Stato.

"Tempesta disinformazione russa inaccettabile"

In un passaggio del suo intervento il presidente della Repubblica si è soffermato sulla "disinformazione" russa. Anche in Italia, ha detto Mattarella, si registrano "costantemente tentativi di influenza disinformativa da parte russa" che "si intensificano particolarmente nei momenti elettorali. Una diffusa tempesta di disinformazione, di fake news, di falsità, volte tutte a screditare e destabilizzare anche nel nostro Paese", con "iniziative attraverso alcuni siti permanenti, che lo fanno con maggiore cautela ma con evidenza, ma con una molteplicità di siti web che nascono e scompaiono velocemente".

"Sono forme di ostilità inaccettabili - ha scandito il capo dello Stato - che richiederanno, io mi auguro sollecitamente, in sede di comunità internazionale delle regole di comportamento che riguardino il rispetto degli altri Paesi".

Ue, Mattarella: "Necessario agire velocemente"

Mattarella ha poi sottolineato che "completare la comunità europea in senso pieno è un'esigenza storica ineludibile. Quindi l'allargamento va promosso, realizzato, aiutando i Paesi candidati a raggiungere gli standard comunitari velocemente".

Più in generale, ha ribadito il capo dello Stato, c'è un'esigenza di "velocità" che riguarda i Paesi componenti l'Unione europea e quelli destinati a farne parte, chiamati quindi ad agire "senza indugio". Infatti "tutti facciamo esperienza nella vita quotidiana che i problemi nascono velocemente e velocemente vengono sostituiti da altri problemi, quindi ciascuno di questi problemi richiede risposte immediate, tempestive. In un mondo contrassegnato sempre più da grandi soggetti internazionali, se l'Unione europea non è in grado di fornire risposte immediate, tempestive, veloci, i problemi saranno risolti secondo le scelte di altri grandi soggetti internazionali".

"Per questo per l'Unione è indispensabile darsi modalità decisionali che consentano di rispondere velocemente ai problemi, perché questi non aspettano i tempi di procedure lente e ritardate". Per Mattarella è perciò "indispensabile completare la dimensione finanziaria" dell'Ue, perché "non può restare incompleta una costruzione economico finanziaria. Così come è indispensabile dar vita realmente e finalmente ad una politica estera comune e di difesa comune, sollecitata particolarmente oggi dall'aggressività della Federazione russa, ma che è sempre stata un'esigenza forte dell'Unione, adesso moltiplicata nella sua necessità e urgenza ed è finalmente all'ordine del giorno. Questi compiti sono affidati ai vertici che saranno formati nelle prossime settimane e mesi".

Ue e adesione Moldova

Al termine dell'incontro a Chisinau con Maia Sandu, il presidente della Repubblica ha affermato che "per valori, per storia, per cultura il futuro della Moldova è all'interno dell'Unione europea" e "l'Italia sostiene con convinzione il percorso di adesione della Moldova all'Unione".

"Ho confermato alla presidente Sandu - ha quindi ribadito il capo dello Stato - il nostro apprezzamento per i risultati nelle riforme che la Moldova ha conseguito, particolarmente in materia di Stato di diritto e di sistema giudiziario. L'Italia continuerà a restare a fianco della Moldova nel suo cammino di avvicinamento all'Unione europea, come attestato dalla dichiarazione congiunta firmata poc'anzi dai rappresentanti dei nostri due Governi".

Il presidente della Repubblica ha inoltre sottolineato che la presenza dei moldavi in Italia "fornisce un contributo consistente, rilevante allo sviluppo economico e alla vita sociale del nostro Paese. Vi sono rapporti che si sono sviluppati oltre che sul piano del lavoro, delle amicizie personali, dei sostegni familiari, di collaborazioni culturali e questo ha intensificato l'amicizia tra Moldova e Italia. Per questo la comunità moldova in Italia è non soltanto un ponte, ma un pilastro della nostra amicizia, perché il contatto umano, personale, quotidiano rafforza l'amicizia, la reciproca disponibilità".

"Le nostre relazioni bilaterali - ha sottolineato - sono intense ed eccellenti e riflettono i legami storici e solidi che uniscono i nostri due Paesi".

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