Accelerare i giudizi davanti al Tar e al Consiglio di Stato per non mancare gli obiettivi del Pnrr. Va in questa direzione il decreto legge approvato oggi in Consiglio dei ministri per accelerare i giudizi amministrativi relativi ai progetti finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "L’obiettivo è di rendere i procedimenti che si svolgono davanti al TAR e al Consiglio di Stato più rapidi e compatibili con il rispetto degli obiettivi del PNRR", spiega in una nota Palazzo Chigi.
"In particolare, nel caso di accoglimento delle istanze cautelari di sospensione, si prevede un’accelerazione di tutte le fasi del giudizio, incluse le procedure di approvazione e realizzazione delle opere e le attività di espropriazione e occupazione. La norma si applica anche ai giudizi in corso e introduce un vero e proprio rito speciale, con l’obiettivo di garantire il pieno impiego di tutte le risorse stanziate". Si tratta del meccanismo che era stato illustrato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, al festival dell'Economia di Trento dello scorso 4 giugno, dove aveva rimarcato come, "alle questioni legate alla capacità amministrativa in senso stretto si aggiunge la necessità di evitare blocchi processuali". Da qui la norma che ha ottenuto il disco verde del Cdm.