Fu anche direttore del Tg1 dal 1993 al 1994, senatore del Pds e poi europarlamentare nel gruppo del Pse
È morto oggi a Gorizia Demetrio Volcic, storico corrispondente Rai da Mosca, oltre che da Praga, Vienna, Bonn. Volcic, 90 anni il 22 novembre scorso, fu anche direttore del Tg1 dal 1993 al 1994, senatore del Pds e poi europarlamentare nel gruppo del Pse.
Per un quarto di secolo Demetrio Volcic ha raccontato agli italiani il mondo comunista dietro il Muro di Berlino e la Cortina di Ferro prima dal telegiornale in bianco e nero del Canale Nazionale della Rai e poi per il Tg1.
Era nato a Lubiana il 22 novembre 1931 da padre triestino e madre goriziana (la sua famiglia si era trasferita in Slovenia durante il fascismo). Entrato come giornalista in Rai nel 1956, Volcic diviene inviato speciale da Trieste nel 1964, passando solo nel 1968 a corrispondente dall'estero, incarico che lo ha portato fuori dall'Italia fino al 1993. Con le sue corrispondenze fu testimone della 'Primavera di Praga' e poi della sua repressione nell'agosto del 1968 da parte delle truppe sovietiche; ha raccontato l'Urss di Breznev e poi la perestrojka di Gorbaciov, fino alla caduta del Muro e la dissoluzione dei paesi socialisti nell'est europeo.
Dopo aver ricoperto il ruolo di inviato in Unione Sovietica, il Consiglio di amministrazione di quella che fu definita "la Rai dei professori", presieduta da Claudio Demattè, scelse Volcic come direttore del Tg1 (11993-1994). Nel 1995 è stato coordinatore della redazione giornalistica delle radio Cnr e nello stesso anno iniziò a tener corsi di Dottrine politiche e Politica internazionale presso l'Università di Trieste. Nel 2006 gli è stata conferita la laurea magistrale honoris causa in Relazioni Pubbliche dall'università di Udine.
Nel 1996 Volcic ha lasciato la carriera giornalistica per impegnarsi in politica con l'Ulivo su richiesta di Romano Prodi. Dal 22 dicembre 1997 al 29 maggio 2001 ha ricoperto l'incarico di senatore, eletto nelle liste del Partito Democratico della Sinistra, subentrato a Darko Bratina, deceduto il 23 settembre 1997. Tra il 1999 e il 2004 fu parlamentare europeo eletto nelle liste dei Democratici di Sinistra.
Volcic ha scritto numerosi libri sulle sue esperienze giornalistiche, tra i quali: "Mosca. I giorni della fine" (Nuova Eri-Mondadori, 1992), "Sarajevo. Quando la storia uccide" (Nuova Eri-Mondadori, 1993), "Est. Andata e ritorni nei paesi ex comunisti" (Mondadori, 1997), "1956. Krusciov contro Stalin" (Sellerio, 2006), "1968. L'autunno di Praga" (Sellerio, 2008), "Il piccolo zar" (Laterza, 2008).