"Non c'è da stupirsi, procura Roma non sa fare altro che perseguire i reati d'opinione"
"Marco Gervasoni perquisito per le minacce a Sergio Mattarella? Conosco Gervasoni ed è una cosa che mi pare assolutamente assurda e ridicola. Ma non c'è da stupirsi, è la procura di Roma che non ha niente di meglio da fare". Piero Sansonetti commenta così all'Adnkronos la notizia che, tra i perquisiti nell'ambito di un’inchiesta della procura di Roma per i reati di offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella figuri anche il professore universitario Marco Gervasoni.
"Del resto la procura di Roma è quello che è, non è una novità -incalza il direttore del Riformista- Non riescono a fare altro che perseguire i reati d'opinione: o le intercettazioni, o i reati d'opinione". Entrando nel merito della vicenda, Sansonetti osserva: "Mi sembra molto improbabile che Gervasoni organizzi minacce a Mattarella, ma mi sembra anche molto curioso che si debba fare un'inchiesta su messaggi contro Mattarella: contro Mattarella dici quello che vuoi, in una società libera si può dire quello che si vuole", scandisce. E sottolinea: "Una 'campagna d'odio contro Mattarella' è un concetto ridicolo. Il reato di vilipendio al presidente della Repubblica è il reato più ridicolo che esista in un qualunque codice penale. Bisognerebbe spiegare a questi che siamo nel 2021, ma non sarà facile".