Accerchiavano le auto in cui le vittime erano appartate e poi le colpivano, aggredendo anche con mazze da baseball
Rapinavano e aggredivano prostitute e clienti, anche con mazze da baseball. Per questo stamattina quattro giovani, ospiti di una comunità per minori stranieri non accompagnati, sono stati arrestati per rapina aggravata dai carabinieri della stazione di Trezzano sul Naviglio, che - tra le province di Milano e Bergamo - hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale dei Minori di Milano, su richiesta della locale procura dei minori.
Le indagini sono state avviate, dopo le denunce di due prostitute, vittime a Trezzano sul Naviglio di una rapina tentata e due consumate, oltre che di una violenta aggressione fisica. Gli episodi - riferiscono i carabinieri - sono tre, commessi tra giugno e luglio scorsi. Il racconto delle vittime e le ulteriori attività investigative hanno consentito agli inquirenti di "giungere alla compiuta identificazione degli autori".
"Dalle indagini condotte - si legge nella nota dell'Arma - si è accertato che gli appartenenti alla gang, agivano palesando spregiudicatezza, anche armati di mazze da baseball, con una abituale propensione all’aggressività, nel contesto di atti di prevaricazione gratuiti creati in ragione di un loro risentimento verso gli italiani".
I minori - da quanto hanno ricostruito gli inquirenti - di notte uscivano autonomamente dalla comunità che li ospitava, per commettere "sistematiche rapine": accerchiavano le auto in cui le vittime erano appartate e poi le colpivano, aggredendo sia prostitute che clienti.
La "particolare aggressività" dei ragazzi indagati avevano "destato allarme sociale nella comunità trezzanese", riferiscono i carabinieri, spiegando che i "contrasti, dovuti ad atteggiamenti irrispettosi e sfrontati, tra la gang e altri coetanei della zona, erano culminati, la notte del 11 luglio del 2022, con il lancio di una molotov rudimentale all’interno del giardino della comunità". I quattro giovani sono stati arrestati e condotti nell'istituto di detenzione minorile di Bologna.