
Per affrontare la questione dazi Usa decisi da Donald Trump "bisognerà, ovviamente avviare una trattativa con gli Stati Uniti. Credo che questo nuovo choc che colpisce l'Europa, dopo la pandemia e la guerra in Ucraina ancora in corso, possa essere l'occasione per affrontare questioni che l'Unione europea ha trascurato da tempo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della riunione del Cdm di venerdì 4 aprile. "Penso alle regole ideologiche e non condivisibili del Green Deal, al rafforzamento della competitività delle nostre imprese, all'accelerazione del mercato unico e alla necessità di una maggiore semplificazione, visto che siamo soffocati dalle regole. Dobbiamo riflettere su questi punti, che hanno rappresentato di fatto dei 'dazi' che l'Unione europea si è autoimposta", ha proseguito Meloni. "Come ho già detto, penso che questa decisione dell'Amministrazione Trump sia sbagliata - ha ribadito - perché le economie delle Nazioni occidentali sono fortemente interconnesse e politiche protezionistiche così incisive danneggeranno non solo l'Unione europea ma anche gli Stati Uniti. Qualsiasi ostacolo agli scambi internazionali è penalizzante per una Nazione come l'Italia, che ha una lunga tradizione di commercio con l'estero e che può contare sulla grande forza del Made in Italy. I dazi tra economie equivalenti, per noi, non sono mai una buona notizia". Ciò detto, ha sottolineato il presidente del Consiglio, "è importante non amplificare ulteriormente l'impatto reale che la decisione americana può avere. Le esportazioni italiane negli Stati Uniti valgono cica il 10% del totale. L'introduzione di dazi può, forse, ridurre questa quota di export ma è ancora presto per quantificarne l'effetto e per capire quanto i nostri prodotti saranno effettivamente penalizzati".