"Io avrei scelto quella sulla musica, lingua universale"
Maturità 2022, il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi spiega come "le tracce permettano a ognuno di trovare la propria chiave di lettura della propria vita". "Il testo sulla poesia ancora una volta ci parla della capacità di usare la parola, di esprimere la parola e sentire i sentimenti, - dice Bianchi a RaiNews24 - quello di Verga parla di una persona colpita dalla malaria, che ha avuto problemi sul lavoro, un incidente sul lavoro e della capacità di vivere una vita con la propria compagna. Quella su Colombo e Segre parla di un tema straordinario che è il razzismo e il razzismo latente, parla di cose fondamentali della vita del nostro mondo, di questo secolo che abbiamo alle spalle e che spero non dover vedere mai più di fronte a noi".
Poi "il tema sulla musica, scelto perché è una delle tante, anzi direi la più sublime delle forme della comunicazione umana" prosegue il ministro. "Io avrei scelto il tema sulla musica perché noi dobbiamo permettere a tutti nel nostro paese di avere una lingua in più, di avere una lingua che è la più universale che esiste, avere una lingua che ci permette non soltanto di trovare noi stessi, ma soprattutto di trovarci insieme. Credo che la musica sia la più sublime delle forme della comunicazione umana".
"E ancora i due temi riguardanti il mondo, la necessità di ritrovare un equilibrio nel mondo come ci dice il nostro premio Nobel Parisi e il tema fondamentale di un nuovo patto per il mondo come ci dice il professore Ferrajoli e infine la grande attenzione che dobbiamo avere in questo mondo interconnesso non solo per tutelare i nostri diritti ma i diritti di tutti".
"Sono sette tracce che danno veramente la possibilità di esprimersi e di esprimersi a ragazzi che hanno avuto un percorso complesso. - ha aggiunto Bianchi - Non li abbiamo lasciati soli mai, tutta la riflessione sulla Dad, cosa sarebbe stato se le nostre scuole non avessero voluto mantenere a tutti costi la connessione con i nostri ragazzi. Ed ecco che la connessione torna".
SCUOLA IN PRESENZA - "Questa mattina abbiamo spinto il famoso bottone che ha mandato a tutte le scuole d'Italia in contemporanea le sette tracce, che personalmente considero molto belle perché permettono a tutti i nostri ragazzi a prescindere dal loro percorso di studi di poter esprimere se stessi ma anche di narrare il loro percorso".
"Quando il primo settembre abbiamo voluto assolutamente che i ragazzi tornassero in presenza abbiamo accettato la sfida di arrivare fino ad oggi, - ha aggiunto il ministro - fino al momento in cui aprivavamo la cassaforte e tiravamo fuori i titoli permettendo così ai nostri ragazzi di ritrovare anche il rito della notte prima degli esami e degli esami stessi. In questo modo il ministero in maniera molto coerente ha accompagnato i ragazzi verso un ritorno alla normalità".
L'ANNO CHE VERRA' - "A settembre si tornerà in presenza e sicurezza con una scuola che sta affrontando grandi riforme che riguardano i docenti, il loro percorso. Non dimentichiamo che è in discussione, anzi al voto oggi in Senato un importante riforma che riguarda i nostri docenti, il loro percorso iniziale che finalmente è definito". E ancora riguarda "la formazione per tutti che riguarda il digitale che l'Europa ci domanda e che lo chiedono anche i nostri ragazzi, il tema dell'inclusione e della cittadinanza digitale, il tema di quella affermazione che serve per fare proprio tutto ciò che è stato detto, cioè rendere concreta l'autonomia, il tutoraggio, l'accompagnamento dei ragazzi - ha continuato Bianchi - il rapporto con il territorio e quindi anche la valutazione e gli incentivi per coloro che vorranno e dovranno essere sempre più responsabili non solo dell'attività della singola disciplina ma anche della vita collettiva di questa comunità scolastica che è il cuore del paese".
"Noi abbiamo potuto operare sulla base di un'ordinanza che ci ha permesso di andare in deroga alla legge sugli esami di maturità. Ci siamo mossi in quella direzione di un modello normale. Esperienza di quest'anno compensare molti problemi il rapporto tra il curricolo e quello che è l'esito finale equilibrio tra le due prove. Per il prossimo anno ci ragioneremo insieme, con le scuole e con tutti i soggetti coinvolti, e faremo un altro passo verso la normalità", ha concluso Bianchi.