Così il presidente Inarcassa, intervenuto al 67° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d'Italia, in corso a Catania
"Inarcassa con i suoi 177mila professionisti già da tempo è pronta a raggiungere mete di ogni genere, ma ai giovani non servono sogni ma fatti. Certo l'orientamento e la formazione, ma se vogliamo veramente 'svoltare' due le parole fondamentali: identità fiscale". A dirlo Giuseppe Santoro, presidente Inarcassa, intervenendo al 67° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d'Italia, in corso a Catania.
"Non è - avverte - una meta inarrivabile, ma basta fare scelte oculate. Lo Stato vuole che i giovani credano nella libera professione, ma impediamo la competitività delle società tra professionisti, che i giovani si impegnino e guardino alla previdenza ma nel riscatto degli anni di laurea gli è impossibile dedurre gli oneri confondendo tributi con contributi".
"Lo Stato - continua - che le nostre donne professioniste siano giustamente tutelate nella gravidanza a rischio, come le donne dipendenti, ma per quest'ultime si impegna lo Stato per le 'nostre professioniste' lo dobbiamo fare noi da soli con le casse di previdenza. Da un lato abbiamo lo Stato che si arrabbia se i giovani non si sposano e laddove ci riescono fanno un figlio solo, dall'altro non consentono alcuna detrazione per una famiglia che vuole nascere".