E' partito ufficialmente, presso il Carcere di Velletri, il progetto Ripartenze: Riprendiamoci il Futuro. Promosso da Fondazione Lottomatica e realizzato dal centro di formazione dell’ente non profit Elis, il progetto riguarda detenuti e persone sottoposte ad altre misure di giustizia in percorsi di inserimento professionale.
Al termine di una selezione che ha visto coinvolte 600 persone, è iniziata ora per i primi 20 partecipanti la formazione che li porterà a lavorare come manutentori di aree verdi a Roma e addetti alla selezione dei rifiuti nella piattaforma di Guidonia M. del Gruppo AVR e come operatori elettrici per la società Siram Veolia a Milano.
“Siamo particolarmente orgogliosi di sostenere ‘Ripartenze’ - ha commentato Riccardo Capecchi, presidente di Fondazione Lottomatica - un’opportunità concreta per il reinserimento sociale e professionale di persone che stanno affrontando percorsi di giustizia. Siamo convinti che il lavoro possa essere un potente strumento di cambiamento, capace di ridurre significativamente il rischio di recidiva e di restituire dignità e speranza a chi ha commesso errori. La natura corale del progetto sottolinea il principio di collaborazione e condivisione delle diverse competenze, condizione fondamentale per il successo delle iniziative ad alto valore sociale". I partecipanti al programma stanno già affrontando una prima fase di rafforzamento delle competenze trasversali necessarie a inserirsi in contesti aziendali. Seguirà l’addestramento tecnico e quindi l’inserimento lavorativo, programmato per l’inizio del nuovo anno.
“Questa iniziativa - sottolinea Pietro Cum, amministratore delegato di Elis - evidenzia, ancora più di un normale percorso formativo il grande valore del lavoro come elemento centrale della dignità della persona e come condizione fondamentale per permetterle di riprogettare il futuro. E' un’ulteriore prova dell’impatto sociale che la formazione professionale è in grado di generare”. Il progetto è nato nell’ambito della collaborazione tra Fondazione Lottomatica ed Elis, attraverso un accordo stipulato con il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria presso il ministero della Giustizia. Secondo i dati elaborati nel 2024 da Censis e The European House Ambrosetti, su incarico di Cnel e ministero della Giustizia, il rischio di tornare in carcere può scendere fino al 2% nel caso di detenuti che hanno avuto la possibilità di un inserimento professionale. Un risultato estremamente significativo, se comparato con gli attuali tassi di recidiva della popolazione carceraria, secondo cui 6 condannati su 10 sono già stati in carcere almeno una volta.