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Simest, da oggi finanziamenti anche per progetti all'interno dell'Ue

Immagine di archivio (Ipa/Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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06 agosto 2020 | 12.25
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Da oggi i finanziamenti per l’internazionalizzazione che Simest eroga su risorse pubbliche gestite per conto del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale verranno ulteriormente potenziati, ampliati ed estesi a tutti i Paesi, anche all’interno dell’Unione europea. Lo annuncia la stessa Simest sottolineando che "la prima novità, fortemente attesa e trasversale a tutte le tipologie di finanziamento, è l’estensione dell’operatività anche ad investimenti realizzati o da realizzare all’interno dell’Unione europea".

“Stiamo operando in stretto raccordo con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale -afferma il presidente di Simest, Pasquale Salzano- per fornire un nuovo e più forte supporto all’internazionalizzazione delle imprese italiane: in questa direzione va l’allargamento del raggio di azione dei nostri finanziamenti ai Paesi intra Ue, destinatari della metà dell’export italiano e divenuti ancor più strategici vista la regionalizzazione in atto del commercio causata dalla pandemia”.

Non solo. "Un’ulteriore importante novità -aggiunge Salzano- è il recentissimo via libera che abbiamo ottenuto dalla Commissione europea per finanziare le aziende fino a 800mila euro a fondo perduto”. Per alcuni strumenti, poi, vengono allargate le tipologie di imprese che possono accedere ai finanziamenti agevolati e ampliate le spese ammissibili. Ed ecco tutte le novità, strumento per strumento.

1) Patrimonializzazione: viene estesa a tutte le MidCap la possibilità di accedere a questo finanziamento dedicato alle imprese che esportano e che, rispetto agli altri, non ha una destinazione d’uso specifico. Viene inoltre innalzato il livello massimo di solidità patrimoniale ammesso (che aumenta da 1,6 a 2 per impresa industriale/manifatturiera e da 2,6 a 4 per impresa commerciale/servizi) e ridotto il requisito di fatturato estero (che diventa pari almeno al 20% del fatturato totale degli ultimi due anni o al 35% dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, in sostituzione della precedente soglia minima del 35% di fatturato estero negli ultimi 3 anni).

2) Inserimento Mercati Esteri: le spese che Simest può finanziare alle aziende relativamente alle spese di inserimento commerciale all’estero includeranno anche quelle relative al magazzino, a più uffici e centri di assistenza post vendita (fino a un max di 3 per ogni tipologia), alla realizzazione contemporanea di negozio e corner e alle certificazioni internazionali di prodotto.

3) Studi di fattibilità: questo strumento includerà tra le spese connesse alla redazione di studi di fattibilità collegati a investimenti produttivi o commerciali all’estero anche quelle relative al personale interno dell’azienda italiana richiedente fino a un massimo del 15%.

4) E-Commerce: le imprese che vogliono sfruttare le potenzialità del commercio elettronico, potranno vedere finanziato il proprio investimento (attraverso piattaforma propria o di terzi) anche se registrato con un dominio di primo livello generico, e non necessariamente geografico. Inoltre, potranno essere finanziati anche i costi di affitto per magazzino e delle certificazioni internazionali di prodotto.

5) Fiere, Mostre e Missioni di Sistema: viene allargata anche a MidCap e Grandi Imprese la possibilità di accedere a questo finanziamento dedicato a coprire le spese connesse alla partecipazione a fiere/mostre internazionali. Inoltre, vengono incluse nelle spese ammissibili anche quelle relative a manifestazioni fieristiche internazionali che si svolgono in Italia e ad eventi di promozione virtuali.

6) Inserimento temporaneo di un Temporary Export Manager (Tem): viene esteso il concetto di Tem a tutte le figure professionali con qualsiasi specializzazione purché funzionali alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione (ad esempio 'Digital Marketing Manager' e 'Innovation Manager'). Inoltre, viene introdotta la possibilità che la società fornitrice dei servizi di Tem abbia sede all’estero e vengono incluse ulteriori spese come quelle di integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali, di realizzazione/ammodernamento dei modelli organizzativi e gestionali e di ideazione per l’innovazione di prodotto e/o servizio.

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