Da ‘pane dei poveri’ a pregiato street food
E’ certamente un antesignano degli street food - oltretutto senza glutine - noto per essere venduto, nella stagione fredda, non solo nei mercatini e nelle feste di paese, ma anche negli angoli più frequentati delle grandi città. A proporlo sono ambulanti muniti di pentoloni bucati sul fondo che girano lentamente su stufe a gas per “arrostire” a puntino ciò che poi, in appositi cartocci, dovrà essere venduto ancora ben “caldo” al passante eventualmente infreddolito dalle basse temperature dell’autunno-inverno. Dunque “calde” e “arroste”: con questa crasi derivante dalla fusione di due termini capaci di rendere in sintesi un’immagine gustosa, invitante e confortevole, sono notoriamente indicate le castagne, frutto sovrano della stagione autunnale che il team de “Il Gusto della Salute”, coordinato dall’immunologo Mauro Minelli referente per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata, provvederà a celebrare, il prossimo 4 novembre, tra i castagneti dell’appennino lucano.
Alimento reso nobile nei secoli dal suo diffuso impiego soprattutto tra le genti di montagna nei gelidi mesi invernali, tanto da essere definito il “pane dei poveri”, le castagne con i loro derivati, tra i quali principalmente la farina ottenuta dalla fine macinatura del frutto essiccato, si prestano per la preparazione di prodotti diversi come il castagnaccio, le frittelle o la polenta. La pianta da cui le castagne si generano appartiene alla famiglia delle Fagacee: se ne conoscono diverse varietà provenienti da diverse aree geografiche, per quanto quella originaria del bacino mediterraneo risulti a tutti gli effetti la specie più diffusa.
Per quel che attiene agli ambiti più specifici della Scienza degli alimenti, molteplici sono gli interrogativi che, in relazione a questo frutto certamente eclettico e complesso, nella prossima puntata de “Il Gusto della Salute” verranno affrontati: “è vero che la castagna contribuisce a tenere bassi i valori di colesterolo e trigliceridi? E come mai avrebbe questa peculiarità piuttosto inusuale per un "frutto in guscio”? E sul versante, invece, dei carboidrati come si pone la castagna? Se le sue capacità di agire sui livelli glicemici cambiano a seconda di come venga consumata - se bollita, secca o arrostita - com’è preferibile mangiarla? E quanto è digeribile? Quali sono le giuste porzioni oltre le quali sarebbe bene non andare? E sul piano delle allergie, qual è il suo impatto?
Quesiti intriganti per un alimento complesso nella sua generosa ricchezza di nutrienti e proprietà benefiche.
L’appuntamento con il Gusto della Salute è fissato alle ore 15 di venerdì 4 novembre.
𝗠𝗲𝗱𝗶𝗮 𝗣𝗮𝗿𝘁𝗻𝗲𝗿: #ADNKronos