
Lo scrittore e storico della Royal family: "Carlo ha sempre amato l'Italia 'cullato' dai racconti della nonna. E' un sovrano ambientalista e pacifista, per lui il nostro Paese è una terra idilliaca"
"Anniversario di matrimonio in Italia per Carlo III e la regina Camilla. I reali inglesi hanno accettato di celebrarlo insieme a Roma, in particolare saranno al Quirinale ospiti del presidente della Repubblica Mattarella per una cena di gala in occasione della visita ufficiale nel nostro Paese. Innamorati da oltre 50 anni, il loro amore ha conosciuto ostacoli e momenti dolorosi. Ma sono riusciti a coronare il loro sogno". A parlare all'Adnkronos è Vittorio Sabadin, giornalista, scrittore, storico della royal family, il cui ultimo libro è intitolato 'Carlo III. La lunga attesa di un re' (Utet).
"In molti pensano che il sovrano inglese sia stato un marito infedele, sleale nei confronti di lady Diana, che l'abbia resa infelice - sottolinea Sabadin- Al contrario penso che l'allora principessa del Galles abbia avuto le sue colpe nella fine del matrimonio, e che re Carlo non sia assolutamente una persona infedele, semmai tenace. Ha sempre amato la stessa donna, Camilla Shand, coniugata Parker Bowles, ha attraversato momenti terribili come la tragica scomparsa della principessa Diana, ma - sostiene Sabadin - è riuscito a coronare il sogno di sposare, dopo molti anni, la persona che ha sempre amato, così vicina a lui caratterialmente. Quando si conobbero ridevano delle stesse cose, amavano le stesse cose...insomma stavano benissimo insieme".
"Carlo III ha sempre amato l'Italia, sin da bambino, 'cullato' dai racconti della nonna, Elizabeth Bowes-Lyon- prosegue Sabadin - L'arte, il paesaggio, il Mediterraneo, il clima dolce, per lui era una terra idilliaca, dove è spesso venuto, anche in forma privata, come del resto già facevano durante il 'grand tour' i giovani rampolli dell'aristocrazia o molti inglesi che hanno scelto da anni di vivere in Toscana. Un evento indubbiamente significativo questa visita di Stato - sottolinea Sabadin - Carlo III ama il nostro Paese per la sua storia e la sua cultura. Ama ogni forma d'arte accanto alla letteratura, naturalmente, alla poesia, alla pittura, sono nel suo cuore forse più delle rovine romane, del Colosseo, che ha già visitato. E ogni volta, forse, c'è sempre qualcosa da imparare e scoprire". E, ricorda ancora Vittorio Sabadin, "Carlo III ha visitato più volte le città di Siena, Lucca, soprattutto i piccoli borghi, tutti quei centri con una storia significativa. Ma la presenza del reali inglesi in Italia ha anche un significato più profondo. Sicuramente nel suo discorso in Parlamento Carlo III - anticipa - toccherà tutti quei temi che gli stanno più a cuore: l'ambiente, la pace, la sostenibilità, l'agricoltura biologica".
"E ha un valore non solo simbolico la deposizione della corona dinanzi al Milite Ignoto e lo sfrecciare nel cielo delle Frecce Tricolori accanto alle 'Red Arrows', la pattuglia acrobatica britannica. Insieme per la pace, secondo alcuni analisti inglesi e italiani - spiega nell'intervista Vittorio Sabadin - l''immagine' di un'intesa tra Italia e Regno Unito soprattutto oggi, in un momento particolare, in cui si sta discutendo di come continuare, insieme, a sostenere l'Ucraina. Purtroppo Carlo III non incontrerà il Papa - prosegue il grande storico e scrittore-. Sicuramente avrebbe portato avanti quel dialogo ecumenico che gli sta a cuore, come Re, come capo della Chiesa d'Inghilterra, non 'il difensore della fede', ma il 'difensore delle fedi', dove includere non solo la religione anglicana, ma tutte le religioni del mondo", conclude Sabadin.