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Venezuela, Maduro ordina espulsione diplomatici di 7 Paesi. Arrestato leader dell'opposizione

In manette 749 oppositori dall'inizio delle proteste. Ong: "I morti tra i manifestanti saliti a sei". Ministro della Difesa: "In atto un golpe"

Proteste contro Maduro - Fotogramma
Proteste contro Maduro - Fotogramma
30 luglio 2024 | 19.46
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Continuano in Venezuela le proteste contro la rielezione alla presidenza di Nicolás Maduro dopo che il Consiglio Elettorale Nazionale (Cne) lo ha proclamato vincitore per la terza volta dopo le elezioni tenutesi domenica.

Il governo Maduro ha ordinato l’immediata espulsione del corpo diplomatico di 7 Paesi presente in Venezuela. La misura, ha affermato il governo, mira a respingere “l'ingerenza straniera” nel processo elettorale della scorsa domenica. L’espulsione dei diplomatici è stata ordinata dal ministero degli Esteri e ha chiesto che fosse “immediata”. Si applicherà ai funzionari che si trovano in Venezuela in rappresentanza di Cile, Argentina, Costa Rica, Perù, Panama, Uruguay e Repubblica Dominicana.

Arrestato il leader dell'opposizione

Freddy Superlano, coordinatore nazionale di Voluntad Popular, il partito d'opposizione venezuelano, è stato arrestato, ha comunicato il suo partito su X denunciando che il leader è stato "rapito" dalle forze venezuelane dopo essere stato "preso con la forza" dal suo veicolo.

"Dobbiamo dire responsabilmente al Paese che pochi minuti fa è stato rapito il nostro Coordinatore Politico Nazionale, Freddy Superlano. Allertiamo la comunità internazionale circa l'escalation repressiva della dittatura di Nicolás Maduro contro gli attivisti democratici", ha scritto il gruppo su X, aggiungendo di voler vedere pubblicati i "risultati elettorali che mostrano, in modo schiacciante, come vincitore il presidente eletto Edmundo González".

Sull'arresto è intervenuto anche il membro dell'opposizione e membro di Voluntad Popular Leopoldo López, sottolineando che "la dittatura di Nicolás Maduro gli ha sparato, ha fatto schiantare il veicolo e ha rapito Freddy Superlano". "Certo, denunciamo l'aggressione, ma al di là della denuncia voglio dire a tutti i miei fratelli di Voluntad Popular e a tutti i venezuelani che Freddy Superlano è forte, è fermo, è determinato, proprio come il popolo", ha affermato. "Andremo avanti. Questo non ci fermerà. Non fermerà Voluntad Popular, coloro che hanno accompagnato Freddy, né i venezuelani che hanno deciso di essere liberi. Viva la libertà e continuiamo a lottare per un Venezuela libero", ha concluso.

749 arresti e sei morti

Oltre al leader dell'opposizione almeno 749 sono state le persone arrestate in Venezuela nelle proteste contro Maduro, ha reso noto il Procuratore generale venezuelano, Tarek William Saab. Ed è salito a 6 il numero dei morti, tra cui due minori, nelle proteste contro la rielezione di Maduro, come denuncia la ong Foro Penal

"Golpe fascista sostenuto da Usa"

Ma il governo del presidente Maduro grida al golpe. "Siamo in presenza di un colpo di Stato architettato ancora una volta da questi elementi fascisti della destra estremista, sostenuti, ovviamente, dall'imperialismo statunitense e dai suoi alleati”, ha detto in un discorso in tv il ministro della Difesa venezuelano Vladimir Padrino López, in riferimento alle proteste di queste ore. "Noi sventeremo questo colpo di Stato", ha assicurato.

Casa Bianca: "Risultato del voto non riflette la volontà del popolo"

"Ci sono chiari segnali che i risultati elettorali annunciati dal Consiglio elettorale del Venezuela non riflettono la volontà del popolo venezuelano così come è stata espressa alle urne il 28 luglio", ha dichiarato in una nota la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, commentando l'annuncio della vittoria nel Paese sudamericano del presidente Nicolas Maduro.

"Gli Stati Uniti hanno monitorato attentamente le elezioni presidenziali in Venezuela", ha proseguito Watson, secondo cui Washington continua a chiedere alle autorità elettorali venezuelane di pubblicare "risultati completi, trasparenti e dettagliati delle votazioni".

"Gli Stati Uniti - si conclude la nota - sostengono le aspirazioni democratiche del popolo venezuelano, incluso il sostegno al loro diritto di esprimere le proprie opinioni liberamente e senza rappresaglie".

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