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Ucraina-Russia, "nel Kursk migliaia di corpi di militari di Kiev"

I soldati di Mosca starebbero trasferendo i corpi dalle zone di confine nella regione russa. Mosca: conquistato villaggio in regione Sumy. Zelensky accusa Mosca: "Soldati cinesi arruolati sistematicamente"

Kursk - Afp
Kursk - Afp
10 aprile 2025 | 14.47
LETTURA: 3 minuti

I militari russi starebbero trasferendo resti di soldati ucraini dalle zone di confine nella regione russa del Kursk, teatro dell'offensiva lanciata nell'agosto dello scorso anno dalle forze di Kiev. E' quanto si legge sull'agenzia russa Tass, che cita come fonti le agenzie di sicurezza russe e parla di "decine di migliaia" di corpi senza vita, notizie che non possono essere verificate con altre fonti indipendenti.

Kiev, si legge, "non ha nemmeno tentato di trasferire i corpi dei soldati uccisi", molti dei quali sarebbero morti per le ferite riportate, e "attualmente anche i militari russi stanno trasferendo i corpi dei soldati ucraini". "Il numero - si legge ancora sulla Tass in lungua russa - si aggira sulle decine di migliaia".

Russia: conquistato villaggio in regione Sumy

La Russia ha rivendicato di aver conquistato il villaggio di Jouravka, nell'oblast di Sumy, nel nord est dell'Ucraina. Lo ha annunciato con una nota il ministero della Difesa di Mosca. Si tratta di un'avanzata inaspettata in una zona dell'Ucraina dalla quale i militari russi si erano ritirati nella primavera del 2022, poco dopo l'inizio della guerra il 24 febbraio di quello stesso anno.

Zelensky accusa Mosca: "Soldati cinesi arruolati sistematicamente"

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato quella che definisce una "pratica sistematica" da parte della Russia: il reclutamento di cittadini cinesi da schierare al fianco delle forze russe nella guerra in Ucraina. In un post su X, Zelensky ha ribadito l'importanza di "adottare tutte le misure necessarie per impedire a Mosca di prolungare ulteriormente il conflitto". "Stiamo indagando su tutte le circostanze legate al presunto coinvolgimento di cittadini cinesi e alla loro inclusione tra le fila russe", ha affermato Zelensky, spiegando che i servizi di intelligence ucraini "stanno conducendo tutte le verifiche necessarie sui prigionieri di guerra recentemente catturati nella provincia di Donetsk". Secondo il presidente, "non si tratta di episodi isolati, ma di sforzi sistematici da parte della Russia, in particolare sul territorio cinese, dove vengono reclutati cittadini per poi essere inviati al fronte".

Nella stessa giornata, Pechino ha reagito con durezza alle parole del leader ucraino, definendo "irresponsabili" le sue dichiarazioni sulla presunta partecipazione su larga scala di cittadini cinesi.

Peskov: "Zelensky sbaglia su Cina"

Zelensky ''sbaglia'' nel dire che la Russia sta trascinando la Cina nel conflitto in Ucraina, ha dichiarato dal canto suo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un briefing, definendo Pechino ''partner, amico e compagno'' di Mosca. Rivolgendosi ai giornalisti, Peskov ha affermato che ''la Cina ha sempre adottato una posizione molto equilibrata, per cui Zelensky si sbaglia".

Scambio prigionieri Russia-Usa, liberata ballerina Karelina

E' stata scarcerata Ksania Karelina, la ballerina con doppia cittadinanza russo-americana che lo scorso anno era stata condannata a 12 anni di carcere in Russia perché riconosciuta colpevole di ''tradimento''. Lo ha annunciato il Segretario di Stato americano Marco Rubio su 'X' spiegando che Karelina ''è su un aereo e sta tornando a casa negli Stati Uniti''. Rubio ha aggiunto che la donna ''è stata ingiustamente detenuta dalla Russia per oltre un anno e il presidente Trump ne ha ottenuto il rilascio. Trump continuerà a lavorare per la liberazione di tutti gli americani''.

La sua liberazione è avvenuta nell'ambito di uno scambio di prigionieri ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, come ha spiegato all'Afp il suo avvocato Mikhail Mouchailov. ''Sì, Ksenia Karelina è stata scambiata qualche ora fa e ha già lasciato Abu Dhabi'', ha spiegato Mouchailov poco dopo l'annuncio della sua liberazione dato da Washington. L'Fsb aveva accusato Karelina di aver preso parte ad "azioni pubbliche a sostegno del regime di Kiev".

Come scrive il Wall Street Journal, la Russia ha ottenuto in cambio la liberazione di Arthur Petrov, che ha doppia cittadinanza tedesco-russa arrestato nel 2023 e accusato dalla giustizia americana di aver esportato illegalmente verso la Russia dei componenti elettronici per uso militare violando le sanzioni imposte su Mosca.

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