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Terremoto in Myanmar, oltre 150 morti. Trema anche la Thailandia - Video

L'epicentro del sisma è stato localizzato a nordovest della città di Sagaing, stato d'emergenza in 6 regioni. A Bangkok almeno 9 morti dopo il crollo di un grattacielo in costruzione

Terremoto in Myanmar - Afp
Terremoto in Myanmar - Afp
28 marzo 2025 | 08.06
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Un violento terremoto ha colpito Myanmar e Thailandia, causando oltre 150 morti e centinaia di feriti, con decine di persone rimaste intrappolate negli edifici crollati e un bilancio delle vittime destinato ad aumentare. La scossa di magnitudo 7.7, a una profondità di 10 chilometri, si è verificata alle 14.20 ora locale, le 7.20 in Italia, a nord-ovest della città di Sagaing, nel Myanmar centrale, seguita pochi minuti dopo da una scossa di assestamento di magnitudo 6,4. Il terremoto ha raso al suolo edifici, distrutto ponti e danneggiato strade in vaste aree del Paese.

Il sisma è stato avvertito in Cina e in Thailandia dove ha innescato il crollo di alcuni edifici. A Bangkok un grattacielo in costruzione è crolalto e almeno nove persone sono morte, ma è corsa contro il tempo per liberare 110 persone che si ritiene siano intrappolate sotto le macerie di un alto grattacielo in costruzione, hanno detto i funzionari.

In Myanmar "forse migliaia di vittime"

Riferendosi alla stima sui decessi, l'Usgs, l'istituto geologico americano, teme "migliaia di morti" e parla di ''allerta rossa per vittime e perdite economiche correlate alle scosse'' sismiche. ''E' probabile un numero elevato di vittime e danni estesi, il disastro è verosimilmente esteso'' si legge sul sito dell'Usgs.

Viene anche sottolineato che ''la popolazione di questa regione risiede in strutture vulnerabili alle scosse sismiche, sebbene esistano strutture resistenti. I tipi di edifici vulnerabili predominanti sono quelli informali, costruiti ad esempio in metallo o legno, e quelli con materiale sconosciuto o vario''. Per quanto riguarda ''le perdite economiche stimate'' dall'Usgs, ''ammontano al 60-70% del Pil di Myanmar''.

Caritas: "Molti ancora dispersi, comunicazioni interrotte"

Intanto la Caritas fa sapere che nella diocesi di Mandalay tutti gli operatori e le operatrici di KMSS sono al sicuro, ma alcune delle case dove vivono, sono crollate. Le telecomunicazioni sono limitate. Il direttore della diocesi di Mandalay ha riferito che molte persone nella città sono ancora disperse. È impossibile contattare i propri familiari a causa dell’interruzione delle comunicazioni”.

Secondo quanto spiegato in precedenza da un membro di una squadra di soccorso di stanza a Mandalay alla Bbc, "i danni sono enormi" e "anche il numero di morti è piuttosto alto. Il numero esatto delle vittime non è ancora noto, ma è almeno nell'ordine delle centinaia", le parole del soccorritore.

Un ospedale nella capitale è stato dichiarato "area con molte vittime". Cinque bambini e un novizio hanno quindi perso la vita nel crollo del monastero di Wailuwun a Taungoo, rende noto il sito di notizie locale 'Eleven Myanmar' con un post su 'X'. Giornalisti dell'Afp a Naypyidaw hanno visto strade divelte dopo la scossa e pezzi di cornicioni dei palazzi nelle vie.

E' intanto di almeno 25 vittime il bilancio accertato finora. Tra questi dieci persone, secondo quanto riferisce la Xinhua, sono morte nel crollo di una moschea a Mandalay, e altre otto nel crollo di un edificio in costruzione in un sobborgo della stessa città, riferisce il Guardian.

E ancora: gli aeroporti di Mandalay e Naypyidaw, capitale del Myanmar, sono stati gravemente danneggiati dal sisma. Disposta quindi la chiusura degli scali con il conseguente stop ai voli, riferisce il sito di notizie Myanmar Now.

La giunta al potere in Myanmar ha intanto dichiarato lo stato d'emergenza in sei regioni, rivolgendo un appello alla comunità internazionale affinché invii aiuti umanitari per la popolazione colpita. Lo stato d'emergenza, secondo quanto precisato in una nota, riguarda le regioni di Sagaing, Mandalay, Magway, il nordest di Shan, Naypyidaw e Bago. Come riporta l'Afp, il capo della giunta militare birmana Min Aung Hlaing è arrivato all'ospedale di Naypyidaw dove sono stati ricoverati i feriti.

Scossa anche in Thailandia, crolla grattacielo: 8 morti

Il terremoto è stato avvertito con forza anche a Bangkok, in Thailandia. Almeno otto le persone che hanno perso la vita a causa del sisma, ha reso noto il governatore di Bangkok Chadchart Sittipunt, spiegando che 7 vittime sono lavoratori uccisi dal crollo del grattacielo di 30 piani in costruzione nella capitale thailandese. 81 le persone intrappolate sotto le macerie, spiega il vice premier Phumtham Wechayachai. Decine di lavoratori sono stati tratti in salvo.

Il premier thailandese Paetongtarn Shinawatra ha annunciato la convocazione di una "riunione d'emergenza" del governo. Shinawatra ha quindi proclamato lo ''stato di emergenza'' nella città. Evacuati uffici e negozi.

Scossa anche in Cina

Il sisma è stato avvertito anche nella provincia cinese dello Yunnan, dove la locale agenzia sismologica ha detto di aver registrato una scossa di magnitudo 7,9.

Farnesina: "Per ora non risultano italiani coinvolti"

"Per ora non risultano italiani coinvolti" nel terremoto che ha colpito Myanmar e Thailandia. Lo fanno sapere fonti della Farnesina, che segue la situazione nel Sud Est asiatico. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è informato, si legge in un post su X, mentre continuano le verifiche sui connazionali. Dopo il terremoto che ha colpito Myanmar e Thailandia, il ministero degli Esteri si è attivato per seguire l’evoluzione e in stretto raccordo con le nostre ambasciate nei due Paesi si sta verificando il possibile coinvolgimento nel terremoto di cittadini italiani. La Farnesina fa sapere che è stato inviato un sms di allerta a tutti i connazionali che al momento risultano nei due Paesi: in Myanmar si contano un centinaio di connazionali (Aire e registrati sul sito “Dove siamo nel mondo”). In Thailandia ci sono 7000 connazionali iscritti all'Aire e 700 registrati su “Dove siamo nel mondo”.

Possibile intervento della Protezione Civile italiana

Su richiesta del ministro Antonio Tajani l’Unità di Crisi e la Cooperazione allo sviluppo si stanno attivando anche con la Protezione civile per avere un quadro ulteriore della situazione e valutare possibili interventi. La Farnesina sta verificando a livello europeo la possibilità di azioni comuni del Sistema di Protezione civile europea. La Protezione Civile italiana è in contatto con il meccanismo europeo delle protezioni civili e si sta facendo una valutazione condivisa a livello Ue della situazione e dei danni. Al momento le informazioni, specie per il Myanmar, sono molto incerte.

Croce rossa italiana avvia raccolta fondi

Dall'Italia la Croce rossa avvia una raccolta fondi "per far sentire la nostra vicinanza davanti a questo drammatico evento" e "sostenere le necessità di questa comunità e aiutare la Croce Rossa del Myanmar a far fronte ai bisogni del momento", ha annunciato il presidente Cri, Rosario Valastro.

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