Netanyahu ha minacciato una "risposta dura" per l'attacco missilistico a Majdal Shams. Razzi contro il nord di Israele, un morto. Soccorritori Gaza: "Recuperati finora 300 corpi a Khan Yunis"
Libano in stato di massima allerta. Hezbollah minaccia di rispondere a qualsiasi "aggressione" israeliana dopo che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha minacciato una "risposta dura" puntando il dito contro gli Hezbollah per l'attacco missilistico di sabato scorso a Majdal Shams, sulle Alture del Golan, che ha ucciso 12 tra bambini e adolescenti. Sedici giovani feriti sono ancora ricoverati in ospedale, sette di loro versano in gravi condizioni.
"La leadership della resistenza deciderà la forma e l'entità della risposta a qualsiasi possibile aggressione", hanno detto ad al-Jazeera esponenti del gruppo in quella che è la prima reazione alle affermazioni arrivate da parte israeliana. "Gli emissari stranieri hanno suggerito di non rispondere ad alcun attacco in modo da non ampliare il conflitto - ha detto una delle fonti - ma noi risponderemo".
"Non ci aspettiamo un'invasione di terra, ma se lo faranno siamo pronti. Se decideranno di entrare in Libano, metteremo piede in Galilea", ha avvertito. Hezbollah ha negato ogni responsabilità per quanto avvenuto a Majdal Shams.
Hezbollah ha rivendicato la responsibilità di un attacco con razzi contro il nord di Israele in cui è rimasto ucciso un trentenne nel Kibbutz di HaGoshrim. E' quanto riferisce il Times of Israel. Il sito di notizie libanese Naharnet riporta che gli Hezbollah libanesi hanno affermato di aver lanciato razzi Katyusha contro una base militare israeliana a Beit Hillel in risposta a un precedente raid israeliano a Jibsheet, nei pressi di Nabatieh.
Secondo le Idf, 10 razzi sono stati lanciati dal Libano contro il nord di Israele, la maggior parte dei quali intercettati dallo scudo di difesa aerea Iron Dome, mentre uno ha colpito il kibbutz di HaGoshrim, uccidendo l'uomo, raggiunto da una scheggia. Le forze di difesa israeliane hanno risposto con l'artiglieria, mentre i caccia hanno colpito un sito nel sud del Libano. Nella notte almeno cinque razzi sono stati lanciati dal Libano, ma non hanno raggiunto il territorio israeliano.
Intanto anche il Regno Unito si aggiunge alla lista dei Paesi che sollecitano i cittadini a lasciare il Libano. "Se attualmente vi trovate in Libano, vi esortiamo a partire fin quando sono disponibili opzioni commerciali" per lasciare il Paese, recita l'aggiornamento sul sito web dell'ambasciata britannica a Beirut.
Nelle scorse ore il ministro degli Esteri David Lammy ha sottolineato via X come la situazione nella regione sia in "rapida evoluzione" e ha precisato che il personale diplomatico "lavora 24 ore su 24" per "aiutare a garantire la sicurezza dei cittadini britannici". Sconsigliati "tutti i viaggi in Libano" a causa dei "rischi associati al conflitto in corso tra Israele, Hezbollah e altri attori non statali in Libano". "La tensione è forte e gli eventi potrebbero avere un'escalation con poco preavviso - si legge ancora sul sito della rappresentanza diplomatica - L'ambasciata britannica potrebbe trovarsi sempre più limitata nell'assistenza che è possibile fornire".
Siti militari nella provincia di Daraa, nel sud della Siria, sarebbero finiti nella notte nel mirino di attacchi missilistici attribuiti alle forze israeliane. Sinora non ci sono notizie di vittime o danni. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo, sarebbero finiti nel mirino siti a Tal Jayba e Tal Umm Houran.
Nella notte il sito di notizie israeliano Ynet ha rilanciato notizie di media locali che riferivano di operazioni attribuite a Israele nella zona di Daraa. Notizie che però non vengono riportate dall'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. La provincia di Daraa confina con le Alture del Golan, teatro della strage di sabato scorso.
Sono circa 300 i corpi recuperati finora dai soccorritori palestinesi a Khan Yunis, la seconda città più grande della Striscia di Gaza teatro dal 22 luglio di un'offensiva su larga scala dell'esercito israeliano. Lo ha indicato la Protezione civile di Gaza su Telegram, secondo quanto riferito da al-Jazeera. Stando al post, un gran numero dei corpi recuperati era in stato di decomposizione. "Le nostre squadre stanno ancora cercando persone scomparse", ha aggiunto la Protezione civile.
Altri nove palestinesi sono stati uccisi da Israele mentre trasportavano corpi dal campo di Bureij. Un filmato esclusivo ottenuto da al-Jazeera mostra i primi istanti dopo che un gruppo di giovani viene colpito dall'esercito israeliano mentre cercava di trasportare corpi dal campo profughi di Bureij al campo di Nuseirat su un carro trainato da animali. Fonti locali e testimoni hanno riferito all'emittente del Qatar che gli uomini sono stati attaccati quando hanno raggiunto Salah al-Din Street.