Il segretario di Stato smentisce poi le voci: "Non sosteniamo un attacco a Rafah"
"Gli Stati Uniti non sono stati coinvolti in nessuna operazione" di Israele contro l'Iran. Lo ha detto Antony Blinken, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa a Capri, rifiutandosi però di dire se e quando gli Stati Uniti sono stati avvisati. "Il nostro lavoro è per la de-escalation", ha aggiunto.
L'Italia "è un attore importante, ha un ruolo cruciale per prevenire l'escalation" in Medio Oriente, ha riconosciuto il segretario di Stato.
Quindi Blinken ha smentito le voci su un via libera americano a un attacco israeliano a Rafah in cambio della risposta contenuta a Teheran. "Non sosteniamo una grande operazione militare a Rafah e crediamo che si possano ottenere risultati in altro modo", ha ribadito, sottolineando che gli Stati Uniti hanno lo stesso obiettivo di Israele, "assicurare che Hamas non possa ripetere" quello che ha fatto il 7 ottobre. Gli Usa sono convinti che "una grande operazione militare" nella città del Sud della Striscia di Gaza dove ci sono oltre un milione di sfollati "avrebbe conseguenze terribili per la popolazione".
Parlando poi della crisi in Ucraina Blinken ha riconosciuto che "ogni membro del G7 sta dando un contributo straordinario alla difesa ucraina". Il segretario di Stato ha voluto "dare un particolare riconoscimento alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per la sua decisiva leadership".