
Kiev in difficoltà senza l'intelligence americana. Ondata di raid nel Donetsk. I russi avanzano nel Kursk. Zelensky "pienamente impegnato" nel dialogo con gli Stati Uniti prima del viaggio in Arabia Saudita.
La Russia martella l'Ucraina e lancia una devastante ondata di attacchi dal cielo, dopo la sospensione, nei giorni scorsi, da parte degli Stati Uniti, della condivisione di elementi di intelligence con gli ucraini, anche dei dati per il warning di attacchi russi. Da parte sua il presidente Volodymyr Zelensky assicura che Kiev è "pienamente impegnata" ad avere un dialogo costruttivo con i rappresentanti degli Stati Uniti in Arabia Saudita la prossima settimana sui modi per porre fine alla guerra.
Critica la situazione nel Kursk, dove si deteriora la posizione delle forze ucraine a causa della controffensiva su vasta scala di Mosca. Il ministero della Difesa russo oggi ha reso noto che i militari hanno ripreso il controllo di quattro insediamenti in due giorni. I soldati di Mosca sono riusciti ad arrivare nei dintorni di Sudzha ma, scrivono fonti filo ucraine, hanno registrato perdite molto significative. Per il blogger russo, Yuri Kotenok, le forze russe stanno attaccando la città da diverse direzioni e gli ucraini potrebbero lasciare la regione dal momento che la situazione della logistica "è molto critica".
E' di almeno 25 morti il bilancio delle vittime dei nuovi raid che hanno colpito in Paese:, Undici morti sono stati registrati a Dobropillya, nella regione di Donetsk, dove 40 persone sono rimaste ferite, fra cui sei bambini. Due missili hanno colpito un centro commerciale e otto condomini. Le forze di Mosca hanno in seguito lanciato un altro attacco "che ha preso di mira deliberatamente i soccorritori", come ha denunciato il Presidente Volodymir Zelensky in un post. Altri nove civili sono morti e 13 feriti in altri attacchi nella regione. Bombardamenti hanno distrutto edifici e infrastrutture anche nelle regioni di Odessa e Kharkiv.
L'Ucraina è "pienamente impegnata" ad avere un dialogo costruttivo con i rappresentanti degli Stati Uniti in Arabia Saudita la prossima settimana sui modi per porre fine alla guerra con la Russia, ha detto Volodymyr Zelensky. "L'Ucraina ha cercato la pace sin dal primo secondo di questa guerra. Ci sono proposte realistiche sul tavolo. La chiave è agire rapidamente ed efficacemente", ha scritto il presidente ucraino su X.
Zelensky, che la prossima settimana sarà in Arabia Saudita, ha annunciato che dopo l'incontro con il principe ereditario Mohammed bin Salman lunedì, i rappresentanti diplomatici e militari ucraini sarebbero rimasti per un incontro martedì con la squadra degli Stati Uniti. "Da parte nostra, siamo pienamente impegnati in un dialogo costruttivo e speriamo di discutere e concordare sulle decisioni e i passaggi necessari", ha detto. La delegazione ucraina includerà il ministro degli esteri, Andrii Sybiha, il capo dello staff di Zelenskyy, Andriy Yermak, e il ministro della difesa, Rustem Umerov.
La Francia accelera la consegna di equipaggiamenti militari e munizioni all'Ucraina dopo la sospensione degli aiuti militari americani, ha reso noto il ministro della Difesa, Sébastien Lecornu, in una intervista a La Tribune. Dalla Francia sono in arrivo anche mezzi datati come i carri Amx-10Rc e mezzi per blindati il trasporto di personale. Parigi destinerà all'Ucraina quest'anno un nuovo pacchetto di aiuti da 195 milioni di euro finanziato con gli interessi maturati dagli asset russi congelati che include proiettili di artiglieria da 155mm e missili AASM usati dai Mirage 2000 forniti a Kiev da febbraio.
Gli Stati Uniti hanno posto il veto alla proposta del G7 di istituire una task force congiunta per contrastare l'elusione delle sanzioni in relazione alla "flotta ombra" russa. Lo riporta il Kyiv Independent. Questa mossa è in linea con gli sforzi dell'amministrazione Trump per ammorbidire la sua posizione nei confronti di Mosca nelle istituzioni internazionali e nelle dichiarazioni congiunte.
Negli ultimi mesi, le navi della flotta ombra sono state sospettate di aver compiuto operazioni di sabotaggio nel Mar Baltico, causando gravi danni ai cavi sottomarini.
Oltre a porre il veto alla task force, gli Stati Uniti stanno facendo pressione per attenuare la retorica usata nei confronti della Russia e rafforzare il linguaggio nei confronti della Cina.