Mosca promette vendetta per l'attaccon contro l'aeroporto militare russo di Taganrog, nella regione di Rostov. Sale a 10 bilancio vittime raid a Zaporizhzhia
La Russia risponderà "obbligatoriamente" all'attacco che le forze armate ucraine hanno condotto contro l'aeroporto militare russo di Taganrog, nella regione di Rostov, utilizzando missili americani Atacms. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "La risposta arriverà: si interverrà nei tempi e nei modi ritenuti opportuni", ha insistito il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, durante il suo briefing quotidiano.
L'attacco russo che martedì ha colpito due edifici nella regione ucraina di Zaporizhzhia ha ucciso 10 persone, secondo il nuovo bilancio reso noto oggi dal governatore regionale. "La scoperta del corpo di una donna sotto le macerie ha fatto salire il bilancio delle vittime a 10", ha riferito il governatore regionale Ivan Fedorov.
Ventidue persone sono rimaste ferite nell'attacco che ha distrutto una clinica e un edificio per uffici nel centro di Zaporizhzhia, ha aggiunto su Telegram. Il presidente Volodymyr Zelensky ha condannato il “brutale” attacco russo e ha invitato gli alleati occidentali a fornire all’Ucraina più sistemi di difesa aerea.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso l'intenzione di continuare a cercare il dialogo con il presidente russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina, nonostante sia ''stata frustrante'' la telefonata tra i due avvenuta il mese scorso. In quell'occasione il leader del Cremlino ''ha semplicemente ripetuto ancora una volta tutte le sue formule", ha spiegato il cancelliere tedesco al canale televisivo Rtl. Tuttavia, ha spiegato Scholz, la telefonata è stata utile per far capire a Putin che la Germania avrebbe continuato a sostenere l'Ucraina e per chiedergli di "ritirare le truppe in modo che si possano porre le basi della pace". Il cancelliere ha aggiunto che ''non dobbiamo illuderci'', ma ''questo andava fatto e lo farò ancora''.
Scholz aveva chiamato Putin a metà novembre, per la prima volta dal dicembre 2022. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva in quell'occasione accusato Scholz di aver aperto il "vaso di Pandora" con questa telefonata.