Gaza: 17 morti e decine di feriti in raid Idf scuola Nuseirat. Al Jazeera: "Carri armati israeliani sparano contro ospedale Gaza"
Negoziatori degli Stati Uniti e Israeliani si incontreranno a Doha per un nuovo sforzo di mediazione per Gaza. Lo ha reso noto il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani. Il segretario di stato Usa, Antony Blinken, ha detto di aspettarsi un incontro dei negoziatori nei prossimi giorni per cercare di arrivare a una tregua a Gaza. "Abbiamo discusso delle opzioni e delle prossime tappe per far avanzare il processo e mi aspetto che i negoziatori si incontrino nei prossimi giorni", ha affermato in una conferenza stampa a Doha dopo aver incontrato il premier del Qatar. L'emirato è uno dei mediatori chiave insieme a Usa ed Egitto.
E ci sarà anche David Barnea, capo del Mossad israeliano, nel tentativo di riavviare i negoziati per il rilascio degli ostaggi e un accordo di cessate il fuoco riferiscono i media israeliani. Barnea incontrerà il capo della Cia Bill Burns, il primo ministro del Qatar e il capo dell'intelligence egiziana Hassan Rashad.
L'incontro avviene in un momento di grande incertezza sulla posizione di Hamas su un accordo di pace, dopo l'uccisione del leader del gruppo Yehya al-Sinwar da parte delle truppe israeliane a Gaza.
“Israele ha raggiunto gli obiettivi strategici che si era prefissato, assicurandosi che il 7 ottobre e gli orrori non possano più ripetersi, smantellando efficacemente l'organizzazione militare di Hamas”, ha dichiarato Blinken il quale ha annunciato un'ulteriore assistenza di 135 milioni di dollari per i palestinesi di Gaza, della Cisgiordania e della regione.
Sono almeno 17 le persone uccise in un raid dell'Idf in una scuola trasformata in rifugio a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, dove l'esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira i militanti di Hamas. Lo riferiscono fonti ospedaliere e l'agenzia di difesa civile di Gaza. La scuola di Al-Shuhada, nel campo profughi, dove, secondo le autorità di Hamas, i palestinesi sfollati avevano cercato rifugio, è stata l'ultimo obiettivo di una serie di attacchi contro strutture simili nella Striscia di Gaza negli ultimi mesi.
Carri armati israeliani hanno sparato colpi contro l'ospedale Kamal Adwan, nella Striscia di Gaza settentrionale, riferisce al Jazeera. L'ospedale Kamal Adwan è una delle poche strutture mediche operative rimaste operative. Il direttore della struttura sanitaria Hussam Abu Safia ha dichiarato all'emittente del Qatar che l'attacco ha causato gravi danni al reparto di terapia intensiva. "L'ospedale è stato preso di mira deliberatamente", ha affermato.
Continuano intanto gli attacchi di Israele in Libano. Secondo l'agenzia di stampa statale libanese, i raid contro la periferia sud di Beirut sono stati i "più violenti" a colpire la zona dall'inizio della guerra, con 17 attacchi aerei lanciati nel giro di poche ore.
E oggi tre soldati libanesi, tra i quali un ufficiale, sono rimasti uccisi dopo essere stati colpiti durante un'operazione per il trasferimento di feriti alla periferia della località di Yater, nel distretto di Bint Jbeil, nel sud del Paese dei Cedri. Lo rendono noto le Forze Armate libanesi.
Le forze israeliane stanno continuando i raid via terra sugli obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, ha affermato l'Idf in una dichiarazione, spiegando di aver colpito più di 160 obiettivi di Hezbollah, tra cui lanciatori e infrastrutture, e di aver ucciso 20 militanti nell'ultimo giorno.
Secondo quanto riportato dai media statali libanesi, negli ultimi giorni Israele ha lanciato una serie di attacchi contro la città costiera meridionale di Tiro e la regione circostante, compresa la zona di Yater.
Almeno quattro persone sono rimaste ferite in Israele a causa del lancio di razzi dal Libano contro la città settentrionale di Nahariya e le aree limitrofe. Lo riferisce il Times of Israel, che cita i soccorritori. Il giornale Haaretz parla di due israeliani feriti in modo grave. Le forze israeliane (Idf) hanno confermato via X il lancio di circa 50 razzi nell'arco di due minuti dal Paese dei Cedri, alcuni dei quali sono stati intercettati.
La Germania si impegna a fornire altri 60 milioni di euro in aiuti umanitari al Libano. Ad annunciarlo al premier libanese Najib Mikati è stato nel corso di un colloquio telefonico avvenuto nella serata di ieri il cancelliere tedesco Olaf Scholz. L'annuncio è stato dato dal portavoce del governo di Berlino Steffen Hebestreit. Scholz ha anche garantito il sostegno della Germania alla conferenza sul Libano in programma per oggi a Parigi, dove Berlino sarà rappresentata dalla ministra degli Esteri Annalena Baerbock.
Organizzata su iniziativa di Emmanuel Macron, la conferenza punta a raccogliere 400 milioni di dollari (circa 370 milioni di euro) da destinare agli aiuti urgenti per le centinaia di migliaia di persone sfollate a causa degli attacchi israeliani nel sud del paese. La conferenza vedrà la partecipazione di 70 paesi e 15 organizzazioni internazionali, aveva annunciato ieri su Rtl il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, anticipando che "l'obiettivo è innanzitutto quello di riaffermare la necessità di un cessate il fuoco, di una soluzione diplomatica e della fine delle ostilità, di mobilitare gli aiuti umanitari del maggior numero possibile di Paesi e di sostenere le istituzioni libanesi, in primo luogo le forze armate libanesi".